Citazione Originariamente Scritto da ptram Visualizza Messaggio
Dunque, ho sfidato la sorte, e l'ho anche provato. Intuizione: la puzza che si sente non è qualche componente chimico particolare, oppure olio lubrificante. È l'odore dei copertoni di un tir ucraino che deve aver fatto a lungo la spola tra Chernobyl e Odessa. I cinesi li hanno fusi, e ci hanno fatto dei bei clarinetti puzzolenti. Il coso non è in ABS, non è in PVC, ma è in una specie di ebanite a base di copertoni usati. Lo fanno, da quelle parti, lo fanno.

Portato l'oggetto alla bocca, ho respirato a pieni polmoni le zaffate sulfuree che salivano dal tubo. Adoro l'odore dei copertoni fusi al mattino. C'è da vedere se a vincere sarà prima qualche complicazione respiratoria, o qualche allergia alla pelle. Mi sento già un po' strano, e non so se sia colpa del pesce surgelato mangiato a pranzo, o di qualche mutazione genetica in atto.

Il clarinetto piccolo è un giocattolo che, questioni igienico-sanitarie a parte, consiglio a tutti. I modelli pro più economici che ho trovato costano attorno ai mille euro sull'usato. I cinesotti sono difficili da trovare, ma con fortuna e coraggio si riesce. È uno strumento stonato per natura, e credo che il mio lo sia in maniera particolare. La prima ottava non è proprio un'ottava. C'è da aggiustare un po' ad orecchio. Tra il La e il La# di gola non c'è un semitono, ma parecchio di meno. Si arriva abbastanza in alto: sino al Fa non ho problemi, poi fatico. Ma non è che con un clarinetto buono io me la cavi tanto meglio.

Il suono di questo particolare modello, con il suo bocchino originale (il solito clone del Buffett/EMS F3A), è sorprendentemente rotondo (considerata la materia di cui è fatto si potrebbe dire: gommoso). Non ci sono particolari sfumature (a parte quelle olfattive), è un suono netto ma il con il pregio dell'omogeneità (del resto, è un oggetto nato tondo). Le meccaniche sono evidentemente fragili, però più o meno funzionano.

Divertente per capire come è fatto un clarinetto piccolo. Che è uno strumento incredibilmente divertente: non serve solo per forare i timpani (non quelli del percussionista: quelli del pubblico) in orchestra, magari in coppia con l'ottavino, ma anche a fare note sul (suo) grave meno tenebrose di quelle dei clarinetti più grossi, ma sempre con quello stesso sapore, con quella stessa oscura purezza.

Paolo
Bella recensione ...se non fossi già stato reclutato tra i men in black :yeah!) a salvare la terra dalle invasioni aliene , lo comprerei per soffiarci dentro e diventare come Hulk, o almeno un novello super eroe di Roma Sud , stile 'lo chiamavano Jeeg Robot'...perchè è quella la fine che farai , ne sei consapevole giusto ?

Scusate l'entusiamo becero, ma mi sto divertendo con il becco nuovo come non mai ...