La mia "carriera" musicale iniziò durante le scuole medie col clarinetto. L'unico clarinetto che abbia mai posseduto è uno Yamaha in Sib. non so che modello ma all'epoca costò 500.000 £ più o meno (poi magari mi sbaglio ed era di più).
è uno strumento in ebanite che mi ha sempre dato soddisfazioni! soprattutto per quanto riguarda la sua intonazione...

l'ho usato parecchio anche nei primi anni in cui sono passato al sax, poi però l'ho abbandonato.
recentemente, in vista di un possibile utilizzo per un progetto più ampio, nikoironsax me lo ha revisionato alla perfezione curandolo dalle ammaccature che ha subito negli anni, donandogli nuova luce e nuove vesti.
insomma è rinato e ringrazio ancora niko! funziona alla perfezione, come al solito il limite sono io!
pensavo però di essere molto molto peggio a livello di imboccatura, mi è bastato un pomeriggio per riprendere a suonarci decentemente... ora sta tutto nel ripendere manualità e confidenza con le posizioni... insomma fare un bel ripasso.

veniamo al dunque: mi sento molto limitato nel suonare.
sto suonando regolarmente sax tenore e baritono. prediligo camere larghe e strumenti massicci, grossi. la colonna d'aria che entra è grossa, la portata è notevole.
col clarinetto mi sento come se un fiume in piena dovesse passare attraverso un tubo da 3/8 di pollice.
sento che satura subito dietro ad una spinta molto importante che riesco ad emettere.

sono conscio che non sono assolutamente comparabili come strumenti ma vorrei capire come e se posso sfruttare la potenzialità di aria e di spinta che genero nel sax.
il suono che esce dal clarinetto è quasi sempre bello tondo ma lo sento di poco volume. ho ancora dei problemi ad ottenere una buona sonorità nel registro basso (dal Sol in giù) e nel registro molto acuto.
Soprattutto il La col portavoce devo ridimensionare molto la mia emissione per evitare fischi. sopra al Re acuto poi non vado che non ricordo le posizioni.

la mia richiesta è:
potrebbe essere che un cambio di setup sul clarinetto possa aiutarmi nel gestire la spinta? o mi deve bastare lo studio?
se sto suonando su becchi troppo chiusi, verso cosa mi devo spostare? mi date qualche dritta? ignoro completamente le numerazioi e le differenti geometrie correlate nei bocchini per clarinetto (la GAM è arrivato col SAX)
lo strumento non ha nessun upgrade a livello di barilotto ne di campana, sono quelle originali.
attualmente ho a disposizione 2 becchi differenti: un 5RV-LIRA e un M15 entrambi di mamma Vandoren. Uso ance Vandoren blu durezza 3 (però sentivo che potevo rischiare una 3.5)
a giorni mi arriverà la Black Bamboo MH di zazarazzà (si, sono io il "discretssimo" compratore) che ho preso per avere un'ancia sempre pronta su uno strumento che uso poco, che quindi appena lo prendo in mano deve funzionare.
tra i 2 ho avuto meno problemi con M15 a suonare come volevo io.
l'obbiettivo finale non è quello di suonare prettamente classica (potrebbe servire in futuro qualche volta in banda in caso di deficit in quella sezione) ma affari più swingosi e moderni. Suono caldeggiante, ampio, corposo, che si faccia rispettare.
per informativa, su tenore suono agilmente fino ad aperture 8* e su baritono fino a .115 / .120. con ance di durezza equivalente al 2.5 Vandoren sulle configurazioni più aperte.

non ho cercato volutamente queste info so google perchè non penso di trovare qualcosa di specifico ai miei problemi. inoltre preferisco il dialogo, nel caso anche gli insulti.
ringrazio anticipatamente.