premesso che ci sono saxofonisti che il metallo non lo vogliono neppure sentire nominare da lontano e alcuni il contrario con l'ebanite, poi ci sono quelli che passano da un bocchino all'altro senza nessun problema, nessuno sforzo e nessun impiego di energie.

non esiste il meglio e neppure il peggio ma esiste qualcosa di confortevole o meno nel riuscire a perseguire il proprio sound, sound che abbiamo già nella testa.
quindi devi provare... più sarà la tua maturità sul sax, più sarà facile per te capire.

il fatto è che quello che è confortevole per me potrebbe non esserlo per te, tuttavia ci si abitua a tutto...