"approccio sta nella brillantezza e definizione. nel mark I devi operare per sottrazione. nel mark II per addizione."
effettivamente si sente molto bene questo che dici : aggiungerei che anche l'intenzione del sassofonista nell'esempio č rilevante .
nel primo esempio alcune note sono richiamate con la lingua e "cantano" nel registro medio e alto , nel secondo al contrario sono meno brillanti e non richiamate e l'emissione e meno sollecitata.(qui secondo me č proprio che manca l'intenzione di mettere in risalto e di dare brillantezza e volume)
se dovessi decidere in base a ciō che sento direi che per la prima parte il volume la brillantezza e la presenza di suono č tutta per il primo bocchino.
(che risalta dal confronto) anche sul registro basso basta poco e si sente il suono del sax con la presenza degli armoni della nota bassa.


poi ascolto la seconda parte del secondo esempio e noto che l'intenzione č mutata (l'emissione č sollecitata maggiormente ) e le differenze tra i due bocchini sono molto minori.

complimenti sia al sassofonista che al costruttore (perchč i bocchini sembrano ottimi) stile link vintage