Mi permetto di intervenire per portare la mia personale esperienza...
- Incominciamo dall'ammissione:
Se all'esame di ammissione si presentano due ragazzi, uno bravo con un cinese e una schiappa con un Selmer, Yanagisawa, Buffet, Yamaha Custom (in genere l'Olimpo degli strumenti "classici"), la commissione non pensa allo strumento ma al ragazzo e inevitabilmente preferirÃ* quello bravo con il cinese. Ovviamente, se il ragazzo che si è presentato con il cinese avesse avuto uno strumento di ottima qualitÃ*, il risultato finale avrebbe potuto essere ancora migliore (migliore intonazione, miglior suono, maggiore fluiditÃ* della meccanica, ecc...). Ciò non toglie che verrÃ* ammesso, senza alcun tipo di penalizzazione.
- Proseguimento degli studi in Conservatorio:
Inevitabilmente (e sottolineo inevitabilmente) iniziando a studiare un certo tipo di musica, dovendo studiare per un certo numero di ore, dovendo snocciolare passaggi tecnici molto ostici per ore e ore...diventa praticamente un obbligo passare ad uno strumento più performante.
E' inutile girarci intorno, in qualsiasi disciplina o attivitÃ* del mondo, quando si sale di livello, è necessario puntare su materiali via via più performanti.
Uno strumento cinese, vuoi per i materiali scadenti, vuoi per il montaggio approssimativo, vuoi per la sonoritÃ* da campanaccio, dovrÃ* essere sostituito almeno con uno strumento (senza spendere cifre folli) che possa offrire quei requisiti minimi tali da permettere di proseguire con serenitÃ* gli studi.
Risulta evidente che se si entra in conservatorio con uno strumento dignitoso non è necessario cambiarlo subito, ma si può anche aspettare qualche anno, seguendo ovviamente le indicazioni dell'insegnante.
Quando poi l'allievo avrÃ* acquisito delle solide basi, ad esempio potremmo ipotizzare intorno al V anno, potrÃ* scegliere tra le varie proposte di livello professionale lo strumento che più gli aggrada.
Per quanto riguarda la scelta dello strumento, tranne i casi eclatanti di quei docenti che vedono di buon occhio un solo marchio, l'importante è scegliere uno strumento di livello professionale, poi qualsiasi disquisizione su "questo strumento non va bene, questo è per il jazz e quest'altro e per il liscio..." è tutta fuffa che non merita considerazione.
Se l'allievo è bravo, studia e si impegna seriamente, può raggiungere altissimi livelli anche senza lo strumento iper-blasonato (però, ribadisco, deve essere comunque di ottima qualitÃ*).
Anche l'annosa questione "nessuno si è mai diplomato con lo strumento X" "al diploma bisogna avere per forza lo strumento Y"...ancora tutta fuffa senza significato.
Per cui scegliete lo strumento che più vi aggrada (tenendo sempre conto delle esigenze "scolastiche", non pensate di affrontare il diploma con un Adolphe Sax...) e studiate sodo. I risultati, se le basi ci sono e sono solide, arriveranno indipendentemente dal blasone...