per me il punto è : studiare cosa e come?
Chad, Max e Jerry propongono un metodo e dall'ascolto degli esempi si può comprendere anche qualcosina in più.
l'aspetto straordinario è che gli esempi mi piacciono tutti ma solo per alcuni riesco a capire come procedere.
altro aspetto che considero utile è che alcuni elementi sono comuni a tutti e tre questi straordinari musicisti e non solo a loro .... (ed è la comprensione di questi elementi che per me rappresenterà un momento di svolta.)
Max ad esempio con l'esempio della nota obbiettivo è stato illuminante.
il discorso sull' utilizzo della pentatonica (unica ) mette in risalto un altro mio problema.
se mi si dice di suonare solo la pentatonica ... comincio con le 5 note provando a combinarle ed il più delle volte l'effetto e di una noia pazzesca.
ascolto un musicista di questi citati e trovo una varietà di fraseggio meravigliosa.
se poi trascrivendo scopro che suonano effettivamente solo la pentatonica allora sono contento per la mia prospettiva di studio.
se invece il musicista insieme alla pentatonica inserisce cromatismi ed altro sono meno contento perchè non capisco un granchè e la mia prospettiva diventa drammatica (mi servirà una altra vita)
discorso ancora diverso per quegli aspetti che evidenziavi :l'utilizzo della pentatonica su due accordi minori distanti un tono.
per tanto tempo ho letto libri di teoria con i riferimenti dei cd . (tipo quelli che hai citato JE e WS)
a cosa mi è servito? a poco o nulla. tanto che a volte neanche ascoltando la registrazione di riferimento riuscivo a capire dove utilizzassero la pentatonica e come.
oggi preferisco meno teoria e più pratica legata ad esempi suonati tutto qui.
ps dirò una eresia ma tra i tre musicisti preferisco Max perchè mi ha dato molti spunti che sono in grado di mettere in pratica.