la teoria serve per riconoscere (cosa suonano i grandi) e sperimentare (noi stessi con la nostra pratica).
poi la linea melodica, quando, dove come e perché è lasciata all'interprete secondo il proprio gusto, idea musicale, capacità tecniche, cosa si vuole esprimere, etc...
Affrontando gli argomenti in questo modo si svilupperà con il tempo un proprio lessico e bagaglio espressivo da poter usare come si preferisce.
per tanto non capisco l'attinenza tra l'uso di una pentatonica piuttosto che un altra piuttosto che una scala o altro(scegliere il dominio da cui pescare le note) a come invece si suona la pentatonica stessa.
the jazz theory propone una "soluzione" in cui alcuni grandi (Joe henderson, Shorter e altri riportando pezzi di soli) usano la pentatonica per suonare su due accordi minori distanti un tono, ecco tutto qui... da qui a dire che il pattern è ripetitivo / tedioso non ne capisco il nesso.