Beh... con un C** puoi buttarci dentro tutta l'aria del mondo, oltre una certa soglia di volume non puoi andare!
A questo sommi che gli Yamaha hanno una soglia di saturazione molto molto più elevata che non i Selmer... quindi la tendenza a essere molto poco "armonici" e cupi è molto molto enfatizzata!
Personalmente reputo che i bocchini Selmer da musica classica (e chiusi) "fanno molto suono"... cioè riescono a influenzare il timbro in maniera molto più significativa che non con altri bocchini: per lo scopo per cui sono creati è una cosa molto buona, il fine è quello di uniformare la timbrica e quindi dare più omogeneitÃ* a una sezione di sax (classici) e a migliorare il blending con gli altri strumenti di un'orchestra.
Prima cosa è avere in mente che suono bisogna ottenere... (ovviamente in un percorso didattico classico questa cosa non è automaticamente connaturata) e poi bisogna lavorare sul setup e sull'impostazione.
I Rampone avendo una canneggio più largo hanno una resistenza minore e anche la pressione nello strumento è minore... un po' di resistenza è sempre necessaria... il suono esce sempre definito non tanto a causa del canneggio quanto per la lastra e come viene lavorata! In sostanza il suono esce scuro e molto più tridimensionale, ma comunque "definito"!
I Selmer vintage diciamo che funzionano allo stesso modo (ovviamente ci sono grosse differenze a livello timbrico) però risultano molto molto più definiti che non i moderni!
Per ottenere un suono definito da un Selmer moderno... l'unica è far suonare gli strumenti con forti pressioni in modo da "saturare" e far risuonare bene la lastra... cosa che è molto più semplice da fare su un Rampone!
In realtÃ* il suono risulta meno sterile "armonicamente" su un Rampone anche con setup classici... "colpa" del canneggio e della lastra...
Ovviamente, per un sassofonista che fa certe cose... la definizione è una necessitÃ*! Finché si rimane nei domini di certi contesti musicali è una cosa a cui non si è abituati e può dare fastidio... da qui in poi, sono gusti personali e "necessitÃ* sonore"!