La valutazione di uno sturmento usato non può prescindere da quelle che sono le sue condizioni estetiche e funzionali.

Perchè?
Perchè in un sassofono da studio, un buon 10/15% del valore sono a tutti gli effetti materiali di consumo e come tali si consumano e vanno cambiati.

Nel caso specifico degli Yamaha (sia serie da studio sia serie professionali), i materiali di consumo sono di fascia bassa, in particolare i tamponi (anche le serie 62 e Custom non montano tamponi Pisoni... ma montano tamponi "Yamaha").
(Sui clarinetti, l problema è lo stesso...)

Questo significa che non si può predere quale possa essere il consumo legato sia all'uso sia al tempo (il tampone si consuma con il tempo anche se non si usa...).
Se le condizioni funzionali non sono "buone", la quotazione scende.

Se si tratta di uno strumento economico, il costo di una revisione può ovviamente influenzare il costo finale (strumento + revisione) per riportare lo strumento in condizioni ottimali può influenzare il "deal".
In definitiva, su uno strumento molto economico... è meglio spendere 100/150€ ed essere sicuri delle buone/ottime condizioni funzionali.
... invece che cercare il "super affare" sperando che non ci siano troppe cose da cambiare.



In diversi casi, anche come strumento "nuovo" vanno valutate alcune cose che riguardano le condizioni funzionali (se è "nuovo" si da per scontato che le condizioni estetiche siano "perfette").

Non generalizzerei troppo sulle quotazioni