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Discussione: Placcatura e laccatura: che differenza c'è?

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  1. #1
    Amministratore L'avatar di Alessio Beatrice
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    Placcatura e laccatura: che differenza c'è?

    Molto spesso si sente parlare di sax "placcati" e "laccati" ma molte volte credo vengano confusi i due termini. Che differenza c'è tra i due trattamenti?
    Tenore: Rampone & Cazzani "R1 Jazz "
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    C Melody: Conn "New Wonder I" 1925
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  2. #2
    Mi sono molto documentato in giro con diversi e titolati esperti, riguardo la differenza che c'è tra "LACCARE" un sax oppure "PLACCARE" con un metallo nobile ed in particolare con oro. Alla fine tutti sono concordi che in molti casi la "laccatura" può, ma non sempre, in qualche modo frenare le vibrazioni dello strumento, rendendo lo stesso meno sonoro. Ora questo fatto a volte potrebbe avere anche dei risvolti positivi, dipende dai gusti.
    Invece la placcatura con oro, non interviene a modificare la resa sonora del sax, se non in modestissima quantità, ed in particolare succede che:
    l'oro può creare una piccolissima resistenza sull'attacco del suono, nel senso che impercettibilmente devi esercitare una pressione maggiore nell'emissione; ma essendo l'oro il metallo che sviluppa maggiormente gli armonici, il suono risulta più "rotondo" e appunto maggiormente più ricco di armonici. Infine questa operazione può essere consigliata per quei sax vintage che hanno perso totalmente la laccatura e che inesorabilmente, anche se molto lentamente, potrebbero, e sottolineo potrebbero in un futuro anche se lontano, avere un qualche problema sulla struttura dello strumento. In parole povere il sax acquista una protezione che lo rende "eterno"...........
    Per quanto riguarda l'estetica, è ovviamente un fatto del tutto personale.
    S Yamaha 82ZR + Theo Wanne
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    T Selmer Mark VI + Dukoff fluted
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  3. #3
    Il grosso del problema è dimostrare che la vibrazione del corpo dello strumento abbia influenza sul suono dello strumento. Questo considerato che i fenomeni sono distinti ed esiste una "fase" tra i due fenomeni.

    A fronte di alcune ipotesi esemplificative piuttosto "stringenti" è stato dimostrato scientificamente (= è stato prodotto un modello matematico preciso) che il come vibra il corpo non ha influenza sul contenuto armonico del suono...
    ... a fronte di ipotesi esemplificative piuttosto "stringenti".

    "Laccatura" e "placcatura" identificano entrambi una categoria di operazioni.

    Quando dici "laccatura" non identifichi né con cosacome è stato eseguito il processo: tu applichi su una superficie metallica una serie di layer di materiali di sintesi, in un certo ordine ben preciso che poi hanno comunque bisogno di tempo/temperatura per risultare stabiliti... ti mancano tutti i dettagli.

    Esempio: la laccatura su un Mark VI era composta di un numero di strati che avevano bisogno di una cottura in forno, ma lo strato finale (il famoso "overspray") era fatto 1) a strumento laccato 2) a strumento già assemblato (con i tamponi già montati).


    Lo stesso vale per la "placcatura": il risultato finale è applicare un layer di materiale nobile (oro, argento, rodio... rame... o altro) su una superficie metallica, però se non definisci il "come" viene fatto il processo praticamente non hai detto quasi niente.


    Gli strumenti con un massiccia placcatura oro risultano sempre più violenti, veloci e cattivi... ma questo succede se l'oro sopra lo strumento è "tanto" (credo oltre i 10 mircron...).
    L'oro comunque (anche se il layer) garantisce la protezione galvanica... ma ovviamente bisogna vedere come è fatta la placcatura: sappiamo tutti che se l'oro non aggrappa bene sulle leghe di rame... e quindi su una superficie metallica di una lega di rame generalmente prima vanno messi altri metalli (argento o rame... il rame che si deposita è rame puro) e poi sopra l'oro.

  4. #4
    Amministratore L'avatar di Alessio Beatrice
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    La placcatura applicata sugli strumenti spesso ha uno spessore di pochi micron, proprio per questo Steve Goodson in un articolo di qualche anno fa sul Saxophone Journal diceva che non incideva affatto sul suono. Ben altra influenza invece il materiale con cui lo strumento è costruito.
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  5. #5

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    Citazione Originariamente Scritto da Alessio Beatrice Visualizza Messaggio
    La placcatura applicata sugli strumenti spesso ha uno spessore di pochi micron, proprio per questo Steve Goodson in un articolo di qualche anno fa sul Saxophone Journal diceva che non incideva affatto sul suono. Ben altra influenza invece il materiale con cui lo strumento è costruito.
    Quindi volendo fare un esempio pratico, un sassofonista anche esperto, se volete, che prova, bendato, quindi senza influenze visive, un Borgani, pearl gold, e un pearl silver, non dovrebbe sentire nessuna differenza sonora. Giusto?
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
    Sax tenore reference 54, Vandoren V16 metallo (riabilitato). Ottolink tone edge new vintage
    Flauto Muramatsu SR.
    Sax soprano Yanagisawa S 900 bocchino selmer s80 e JJ HR

  6. #6
    La lastra...
    Tenore R&C R1 jazz

  7. #7
    Se ti fidi di Steve Goodson...

    Io ricordo di aver provato dei chiver con sopra deposistato acciaio (acciaio=lega... quindi non metallo puro) non per processo galvanico ma per per cvd (https://en.wikipedia.org/wiki/Chemical_vapor_deposition)... e cambiava tutto!

  8. #8
    Le mie considerazioni si riferiscono al mio Mark VI che ho fatto placcare in oro. Devo dire che quanto mi era stato detto dagli "esperti" corrisponde al 100'%. Le differenze in termini di suono rispetto a prima sono davvero minime, forse addirittura dettate da un certo "coinvolgimento" psicologico....... Posso dire che sento il suono più "rotondo" e più corposo rispetto a prima. Comunque un suono veramente da paura!!!!
    L'estetica ovviamente è quella che ne ha risentito maggiormente. A me piace moltissimo, anche se amo il mio super balance completamente (o quasi) slaccato.
    La verità è che sono strumenti che si fanno ......amare.
    S Yamaha 82ZR + Theo Wanne
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  9. #9
    Quei Bòrgani lì però non sono "placcati"... credo sia un tipo di finitura differente, non galvanica comunque.

  10. #10

  11. #11

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    Io sapevo che i Borgani erano realizzati in bagno galvanico. Ma forse ho una informazione errata.
    Borgani sax tenore pre-jubelee.
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  12. #12
    Citazione Originariamente Scritto da Taras Visualizza Messaggio
    @tzadik: un mark vi placcato argento può essere placcato in oro?
    Operativamente, credo di sì.
    Non mi intendo di processi galvanici...
    Avrei qualche perplessità sul risultato sonoro finale però...




    Citazione Originariamente Scritto da fabbry Visualizza Messaggio
    Io sapevo che i Borgani erano realizzati in bagno galvanico. Ma forse ho una informazione errata.
    Io ho visto molto Borgani "scrostarsi" in modo strano... ed è una cosa comune.
    È difficile venire a conoscenza di queste informazioni.

    Quello che si può dire invece è che alcune "placcature" sono molto più preziose di altre.
    Io ho un tenore Rampone argentato: è argentato dentro e fuori... e dopo quasi 8 anni, una volta pulito... è realmente pari al "nuovo".

    Ho visto dei Selmer argentati, con meno di 5 anni di vita... e anche pulendoli... l'argentatura era già saltata nelle parti critiche...

  13. #13
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    Ci sono placcature a spessore , fatte con preparazione specifica e pulitura della lastra sottostante fatte in modo che il metallo riportato (argento o oro) una volta depositati siano durevoli nel tempo.
    Ci sono altri metodi che non garantiscono questa durata : ho avuto tra le mani un Borgani Pearl Gold e la doratura superficiale tendeva a venire via, la sensazione era che il trattamento galvanico effettuato era di base nichel sulla lastra di ottone e poi un successivo trattamento con deposito di finitura molto superficiale.


    Schiaccio e baratto ergo sum
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    Sax_Gallery

  14. #14
    La procedura utilizzata per placcare in oro il mio Mark VI, è stata la seguente:
    - smontaggio dello strumento in ogni sua parte
    - pulitura di ogni singolo pezzo, ma senza utilizzo di agenti chimici o abrasivi potenti
    - immersione delle parti in vasca elettrolitica, assieme ad un lingottino di oro 24 carati
    Mi hanno spiegato che l'oro si sarebbe staccato dal lingotto per andarsi a depositare sulle parti dello strumento. Così almeno mi hanno spiegato.
    Io posso dire che il risultato è stato veramente straordinario. La cosa più soprendente è che tutta l'incisione sulla campana che prima era abbastanza sbiadita, adesso ha preso vigore ed è molto visibile oltrechè bella. Ora sono trascorsi credo più di quattro anni e ancora non ho dovuto nemmeno pulire con un pannol o strumento perchè è sempre come nuovo.
    S Yamaha 82ZR + Theo Wanne
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    B Selmer SA 80 + Jody jazz

  15. #15
    Credo che il "lingottino" sia solo per scaldare gli animi... :)
    Di solito vengono usate soluzioni dove hai già soluzioni con discolti ioni di oro Au3+ (che poi andranno a "ridursi" sulla base metallica): questo permette di lavorare con amperaggi più bassi e bagni galvanici meno "tossici" (probabilmente il processo risultat anche più controllabile, in termini di uniformità di spessore.

    Ma mai dire mai... alla fine conta il risultato, no? :)

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