Leggendo questa discussione ho notato che nessuno ha posto l'accento su un fatto che può apparire secondario e invece è di una importanza assoluta e cioé sulla distribuzione e sulla possibilitÃ* di provare i vari saxofoni.
Chiunque fosse interessato ad acquistare uno strumento "industriale" come Selmer, Yamaha, Yanagisawa, Keilwerth, ecc... deve considerare che nella migliore delle ipotesi, il rivenditore presso cui si reca avrÃ* a disposizione un paio di strumenti per marchio. Questo vuol dire che la scelta è necessariamente limitata e soprattutto non obiettiva.
In questi casi la fortuna gioca un fattore determimante perché può capitare il sax buono e quello meno buono ed ovviamente la distinzione non è a portata di tutti.
Purtroppo sono ancora molti quelli che si fanno affascinare dal marchio e si accontentano dell'unico modello a disposizione in negozio.
Acquistando direttamente in fabbrica invece il problema è praticamente azzerato perché si ha la possibilitÃ* di provare e confrontare decine di strumenti, con la possibilitÃ* di scegliere il sax che ognuno reputerÃ* migliore (questo è uno dei motivi che giustificano la qualitÃ* del "parco sax" circolante di R&C e Borgani).
In assoluto non si può dire "questo sax è migliore di questo" "quella marca è inferiore a quell'altra" (tranne casi eclatanti ovviamente, un sax scadente non potrÃ* mai essere migliore del professionale più scalcinato) ma come diciamo sempre, bisogna provare, provare e provare.
La cosa più sbagliata che possa fare un saxofonista è farsi ingannare dal marchio quando invece l'unica cosa da considerare è sempre e solo il sax.
;)