Citazione Originariamente Scritto da David Brutti
Aggiungo che queste continue illazioni sulle ditte nostrane che cercano di fare di tutto per non "esternalizzare" alcunché e di tenere viva l'identità di una comunità (quella di Quarna in particolare la quale sarebbe già bella che morta e defunta) le trovo sterili e poco giustificate. Ma che ci volete fare l'auto-demolizione di ogni cosa esca dall'Italia (anche di quelle buone) è una caratteristica intrinseca al nostro DNA. E' con questa logica che le "bande di stato" (esercito, finanza polizia etc...) utilizzano strumenti made in France nonostante tali enti vengano mantenuti e finanziati con soldi Italianissimi e che pertanto con un piccolo gesto potrebbero favorire sviluppo e occupazione, ma questo è un'altro discorso...
Sottoscrivo e straconcordo!

Però il discorso potrebbe essere esteso all'intera produzione europea - parlando di paesi che vivono sull'industria degli strumenti musicali, pensate a l'anno scorso quando la Keilwerth è fallita ed è stata comprata da Buffet Crampon: be', lo storico stabilimento di Nauheim (una cittadina di 10000 abitanti - il paese dei sax, perché oltre alla Keilwerth un tempo c'era anche la Dörfler & Jörka) dove costruivano i sax dal 1945 è stato chiuso.

Che ci vuoi fare? Ormai (potrei capirlo se fossimo inglesi...) anche su questo forum iniziano a saltar fuori quelli che ogni due secondi cantano le lodi di questi stencil taiwanesi... non capendo che in questo modo si uccide un intero patrimonio culturale e industriale (e per che cosa poi, per risparmiare qualche manciata di euro?). E quando muore, muore. Fine. Da quanti anni non si costruisce più 1 solo sassofono "professionale" negli USA? Cinquanta?
Quanti sono i costruttori europei che hanno smesso di fare sassofoni?