Le leghe commerciali sono sempre quelle.
Le normative non cambiano, vengono aggiunte famiglie di leghe nuove.

La storia della fonderia che produceva lastre di ottone speciale per costruire i Mark VI è una semplice leggenda metropolita, che semplicemente viene accetta per "credibile" da chi si è dimenticato alcuni rudimenti di metallurgia da terza media. doh!
Secondo voi, con uno spettrometro di massa e qualche radiografia non è possibile risalire sia alla composizione della lega commerciale usata, sia ai trattamenti termici e meccanici sul campione preso in esame?
È semplice metallurgia, mica serve un diploma a Hogwarts?

Gli ottoni sono famiglia di leghe dove gli elementi di lega principali sono rame e zinco (e dentro ovviamente c'è anche altro).

Gli ottoni rossi sono sempre stati (e saranno sempre) più costosi e più facili da lavorare degli ottoni gialli (usati per Mark VI e progenitori)

Si usava ottone giallo perchè costava, ora come all'epoca molto meno. Con buona probabilità l'ottone usato per i Mark VI era pure un ottone bifasico. doh!
Parliamo di costo della materia prima... poi c'è stata un'evoluzione del costo del lavoro, del costo dell'energia, del costo delle macchine utensili... e altre condizioni socio/economico/politiche che non serve ricordare.

Non ha senso ricostruire strumenti del passato (nonostante qualcuno ci abbia già provato... vedi le copie del Buffet S1 e del Conn 10M) perchè gli standard qualitativi sono cambiati.

Se parliamo di Mark VI parliamo comunque di uno strumento rimasto in produzione per 20 anni (alti e tenori) in quanti esemplari? 200000 (sommando soprani, alti, tenori e baritoni)?
Quindi non parliamo di uno strumento prodotti una dimensione artigianale...

Gli strumenti moderni sono figli di un'altra epoca dove standard qualitativi e richieste del mercato sono differenti.
In questo poi... si possono ricreare alcune sonorità andando a prendere elementi di design e materiali (e trattamenti termici e meccanici) usati all'epoca.