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Discussione: "Recensione" vintage sax shops in U.S.A su mia esperienza..

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  1. #1
    Si qui ovvio non esiste quel business..e cmq per essere "la sacra matricola" 149xxx dell alto, lacca originale al 95%, tamponi nuovi, l ho pagato in totale circa la metà della cifra che hai scritto sopra..in giappone invece lo stesso sax lo paghi davvero la cifra che hai scritto. I tamponi non hanno vernice alla emilio, sono regolarissimi, tutto normale, risuonatore in plastica, pelle morbida..e lui ha infatti imparato a cera lacca e ormai continua cosi avendoci preso la mano..oggi si lavora di piu a colla e in generale gli americani non toccano la meccanica , viti, giochi, loro infatti ritamponano quasi solo selmer perche se gli dai Conn, Buescher ecc, gente come emilio e joe non li fanno..perchè li se non metti a posto i giochi, se non rifai le viti "maggiorate" ecc è dura.. mentre su selmer puoi lavorare quasi solo su tampone, piu easy e cmq ne vieni a capo, infatti loro lavorano quasi solo su selmer. Ho cmq avuto due sax ritamponati da Emilio, uno da Matt Stoherer e devo dire che come suonare girano e giravano alla grande, ognuno con il suo stile, "bizzarrie"..Stoherer cura di piu la meccanica, gia uno di quelli scuola piu moderna mentre emilio e joe lavorano molto sul suono.

    Ho notato che ci sono riparatori che hanno accorgimenti , regolazioni, materiali, meccanica dove sono impeccabili ma poi quando vai a suonare lo strumento "non ti prende", suona ma "non suona", non so come dire..invece altri meno "tecnici" su meccanica, raddrizzamenti strutturali ecc, te lo fanno suonare in senso vero..come fossero piu attenti "alla musica" al risultato del suono e del feel piuttsto che alla questione piu tecnico meccanica. Non so come ma è cosi perchè ogni volta che prendo in mano il sax fatto da tizio che da caio, uno suona sempre allo stesso modo e l altro "non suona" allo stesso modo..è bestiale sta cosa..Cioè i sax ritamponati da tizio " suonano o on suonanano" sempre alla stessa maniera.. Questa cosa l ho notata gia piu di una volta avendo in mano vari sax..i sax di alcuni riparatori suonano che suonano..sempre..quelli di altri ben meno. Non mi chiedere perchè ma ti asssicuro che è cosi..sax messi a posto tecnicamente perfetti in quanto a viteria, giochi, meccanica ma che poi nel totale non girano e sax ritamponati da altri che invece girano alla grande con ben piu giochi e meccaniche lasciate a se. Uno come Emilio sulle meccaniche lavora pari a quasi zero ma porca miseria i sax che fa lui suonano alla grande, non so hanno come un "marchio", non so saranno le regolazioni che adotta, il materiale del tampone, la forma del risonatore e chissa tutto nel complesso.. Questo per dire quanto sia difficile capire e stabilire certe cose e quanto nn si finisca mai di scoprire nuove cose.
    Sop: Mark VI 267xxx- Yamaha 62R
    Alto: Mark VI 133xxx - Mark VI 220xxx
    Ten: Mark VI 163xxx- Mark VI 189xxx
    Bar: Selmer Mark VI 168xxx
    As: Meyer NY 5M ( '60)-Selmer long F ('65)
    Ts: F.Gregory MkII - Guardala vintage Studio e MB2- B.Evans 1AO

  2. #2
    Citazione Originariamente Scritto da PJM Visualizza Messaggio
    Ho notato che ci sono riparatori che hanno accorgimenti , regolazioni, materiali, meccanica dove sono impeccabili ma poi quando vai a suonare lo strumento "non ti prende", suona ma "non suona", non so come dire..invece altri meno "tecnici" su meccanica, raddrizzamenti strutturali ecc, te lo fanno suonare in senso vero..come fossero piu attenti "alla musica" al risultato del suono e del feel piuttsto che alla questione piu tecnico meccanica. Non so come ma è cosi perchè ogni volta che prendo in mano il sax fatto da tizio che da caio, uno suona sempre allo stesso modo e l altro "non suona" allo stesso modo..è bestiale sta cosa..Cioè i sax ritamponati da tizio " suonano o on suonanano" sempre alla stessa maniera.. Questa cosa l ho notata gia piu di una volta avendo in mano vari sax..i sax di alcuni riparatori suonano che suonano..sempre..quelli di altri ben meno. Non mi chiedere perchè ma ti asssicuro che è cosi..sax messi a posto tecnicamente perfetti in quanto a viteria, giochi, meccanica ma che poi nel totale non girano e sax ritamponati da altri che invece girano alla grande con ben piu giochi e meccaniche lasciate a se. Uno come Emilio sulle meccaniche lavora pari a quasi zero ma porca miseria i sax che fa lui suonano alla grande, non so hanno come un "marchio", non so saranno le regolazioni che adotta, il materiale del tampone, la forma del risonatore e chissa tutto nel complesso.. Questo per dire quanto sia difficile capire e stabilire certe cose e quanto nn si finisca mai di scoprire nuove cose.
    In ottica di conservare lo strumento nel tempo (e mi riferisco allo strumento non al materiale di consumo che prima o dopo va cambiato) non puoi prescindere dall'avere lo strumento in piena efficienza meccanica.
    È anche vero che a gente come Sanborn (che fa revisionare lo strumento una volta al mese... e per come suona lui) lo strumento basta che chiuda in maniera ermetica, se poi deve ritamponarlo due volte all'anno... non è grosso problema (economico intendo).

    Se ci sono giochi... dopo 20 anni di "giochi" il materiale (lo strumento, non i tamponi/sugheri/feltri) si consuma... quindi poi credo che oltre all'efficienza operativa (uno strumento con una meccanica perfetta, è più veloce da suonare, meno faticoso sotto le dita e più preciso anche su altri aspetti) dipenda dal rapporto che uno ha con lo strumento.
    Se prendi un Mark VI per rivenderlo dopo 5/10 anni forse di investire 800/1000€ per rifare viti e perni (cosa che comunque si fa una tantum e poi vai veramente avanti 20 anni senza toccare nulla) non te ne frega niente.

    Riparatori old style credo lavorino "a memoria".
    Io preferisco avere il riparatore che faccia il riparatore e non il musicista (come spesso succede).
    Se il riparatore è compente è tu gli dici che vuoi lo strumento che sfoghi di più su quelle note... o che il tampone chiuda prima su altre note... il lavoro te lo fa.

    Sistemare un sassofono non è complicato quanto montare gli specchi di un telescopio spaziale. Va valutata la sensibilità del riparatore... poi in base a quello puoi già prevedere come sarà il risultato.

    Secondo me, anche negli Stati Uniti alcuni lavori hanno cominciato a prendere piede proprio perchè gli strumenti vintage cominciano a invecchiare.
    Se facevi fare una revisione a un Mark VI nel 1965, su uno strumento di (massimo) 10 anni di vita, ovviamente non ti veniva in mente (né a te né al riparatore) di fare certi lavori, strumento giovane.
    Ma poi andando avanti così, comunque gli strumenti si consumano... prima o poi si arriva a un certo punto della vita dello strumento in cui devi fare alcuni lavori "straordinari" per preservarlo.
    Sui Conn... ovviamente credo che questo punto sia già arrivato...


    Certo che però vedere un chiver di un SBA 49xxx (capitato a me 2 mesi fa') che "perdeva" sotto sughero e aveva il chiver squadrato perchè il precedente riparatore (famoso... e non americano ma...) era abituato a fare così... boh, mi viene da pensare che prima di acquistare strumenti simili, il "suonatore" dovrebbe anche farsi anche un esame di coscenza (è inutile spendere 7000€ di uno strumento per portarlo da un tecnico famoso, macellaio... e poi correre subito da un altro riparatore con la coda tra la gambe per far sistemare i danni).

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