Risultati da 1 a 12 di 12

Discussione: Differenze "impressioni" aizen 7* - vandoren v16 t7

  1. #1

    Differenze "impressioni" aizen 7* - vandoren v16 t7

    Salve ragazzi, qualcuno di voi ha potuto constatare la differenza che c'è tra i becchi in oggetto? A prescindere dal prezzo, qualitativamente, a livello timbrico ecc...cosa ne pensate? Potrebbe il "povero"(per il prezzo a confronto) v16 avvicinarsi al "ricco"(in termini di prezzo) aizen? È un becco altrettanto versatile e adatto per blues, jazz, ecc...grazie!

  2. #2
    ciao, l'aizen è un bocchino in plastica e il v16 è un bocchino fatto di ebanite tedesca, forse la migliore sul mercato tanto che i clarinettisti lamentavano che i clarinetti con chiavi argentate si ossidavano troppo velocemente per via dello zolfo dell'ebanite vandoren.

    il v16 è un bocchino cnc (controllo numerico) ricavato dal pieno... come la migliore tradizione anni 50 vuole... "eburnated bar" significa proprio scavato dalla barra piena di ebanite e non a stampo... figuriamoci, negli anni 50 era un puls... ora invece ti vendono come plus la plastica stampata.
    la precisione della produzione vandoren è impeccabile e facendo decine di pezzi al giorno hanno un costo di produzione molto ragionevole...

    il v16 ha un solo piccolo e terribile difetto: ha troppo baffle, che lo rende "intubato" e sembra che a suonarci dentro non si sfoghi mai.
    tuttavia con una piccolissima modifica, che ho sperimentato personalmente con il mio becco... si trasforma in qualcosa di meraviglioso!!!

    il mio consiglio è di ripiegare sull'aizen e se conosci qualcuno che ha un v16 in più lo prendo io :)
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  3. #3
    Algola spaccia V16 ultimamente...li compra un tot al Kg.
    Tenore R&C R1 jazz

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da saxluis Visualizza Messaggio
    Salve ragazzi, qualcuno di voi ha potuto constatare la differenza che c'è tra i becchi in oggetto? A prescindere dal prezzo, qualitativamente, a livello timbrico ecc...cosa ne pensate? Potrebbe il "povero"(per il prezzo a confronto) v16 avvicinarsi al "ricco"(in termini di prezzo) aizen? È un becco altrettanto versatile e adatto per blues, jazz, ecc...grazie!
    Aizen produce tre bocchini per tenore (in realtà sarebbero 5): la copia del Soloist Short Shank e la copia dello Slant Signature... e un modello in metallo che un design originale.
    La Vandoren produce tre V16: uno in ebanite e tre in metallo (Small, Medium e Large...).

    -----
    Il confronto più sensato credo che sia tra il V16 in ebanite e l'Aizen LS, cioè la copia dello Slant. (o eventualmente tra il V16 "Large Chamber" in metallo e l'Aizen "Jazz Master" in metallo).
    Il V16 è un "succedaneo" di un Otto Link: ha un camera medio larga... una discesa senza concavità.
    L'Aizen LS è un riproduzione estremamente fedele di un Slant Signature USA.
    Quindi sono concetti di bocchino leggermente differenti... anche se rientrano nella stessa categoria.

    Il Vandoren è un bocchino industriale di buona qualità.
    L'Aizen è un prodotto artigianale di fascia alta.
    Al di là della differenza di costo, il confronto in termini di potenziali prestazioni ("potenziali" perchè sei tu che devi suonare... i bocchini da soli non suonano!) non è proprio alla pari.


    La versatilità è limitata al contesto in cui devi utilizzare il bocchino: entrambi sono prodotti per suoni jazz "mainstream".
    Per fare blues o blues elettrico, nessuno dei due ha massa sonora a sufficienza (a meno che il palco non sia davvero grande e ci sia un sufficiente isolamento tra le varie fonti sonore... mi riferisco agli amplificatori delle chitarre, nello specifico).
    Voglio dire che anche se hai un microfono davanti... il suono che mediamente produci potrebbe essere un po' estraneo al contesto.

  5. #5
    Citazione Originariamente Scritto da sonnyrollins Visualizza Messaggio
    Algola spaccia V16 ultimamente...li compra un tot al Kg.
    Li gratto sulla minestra... sono di un buono
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  6. #6
    Facceli assaggiare ! Egoist soloist !
    Tenore R&C R1 jazz

  7. #7
    Grazie ragazzi...ho avuto modo di provare l'aizen 7* TSLS e devo dire che per quel poco tempo a disposizione, mi è sembrato abbastanza immediato, lo riproverò con più calma...Chiedevo la differenza col v16 perché come prezzo è più "abbordabile" ma ovviamente, considerando la qualità tra i due se devo spendere qualcosa in più per avere un becco buono, che ben venga...ho avuto modo di capire, sulla base di quello che leggo, che le opinioni sono molto divergenti...c'è chi "odia" gli aizen e chi invece ne parla benissimo ( ma non li utilizza)...q

  8. #8
    Citazione Originariamente Scritto da saxluis Visualizza Messaggio
    Chiedevo la differenza col v16 perché come prezzo è più "abbordabile" ma ovviamente, considerando la qualità tra i due se devo spendere qualcosa in più per avere un becco buono
    riformulerei la frase... se devo spendere qualcosa in meno per avere un becco più buono...
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  9. #9
    scherzi (e campanilismi) a parte... per quello che ci devi fare or-ora vanno benissimo entrambi.
    quando dovrai registrare un disco... magari 6 mesi prima, inizia a pensarci seriamente
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da saxluis Visualizza Messaggio
    Grazie ragazzi...ho avuto modo di provare l'aizen 7* TSLS e devo dire che per quel poco tempo a disposizione, mi è sembrato abbastanza immediato, lo riproverò con più calma...Chiedevo la differenza col v16 perché come prezzo è più "abbordabile" ma ovviamente, considerando la qualità tra i due se devo spendere qualcosa in più per avere un becco buono, che ben venga...ho avuto modo di capire, sulla base di quello che leggo, che le opinioni sono molto divergenti...c'è chi "odia" gli aizen e chi invece ne parla benissimo ( ma non li utilizza)...
    A livello costruttivo c'è un abbisso differenza, nel senso che il Vandoren V16 lo paghi poco in quanto prodotto industriale, comunque frutto di alcuni compromessi.
    L'Aizen è a tutti gli effetti (quindi oggettivamente, non soggettivamente) un prodotto artigianale di fascia alta... magari un po' datato, ma comunque un prodotto di altissima qualità.

    Se hai trovato facile l'Aizen, il V16 sarà meno immediato da suonare o comunque alcuni aspetti (nel dettaglio) saranno un po' più limitati, vedi sustain o pitch tendency dovuta al fatto che il Vandoren ha un facing più corto (di ste cose te ne accorgi quando hai un microfono davanti, per esempio).


    A carattere generale... c'è differenza nel definire se:
    - funziona o non funziona
    - piace o non piace


    Io generalmente, alla richiesta "funziona o non funziona?" rispondo spiegando il perchè "funziona o non funziona". Al di là del condizionamento psicologico, al di là del fatto che comunque esistono altre alternative per lo stesso tipo di prodotto... ma senza avere le idee ben chiare su cosa si vuole ottenere... doh!
    Non mi piace confondere i due piani qualitativi.

    (A titolo statistico... a casa di Tzadik sono passati n° 13 Aizen e n° 9 Vandoren V16 + n° 1 V16 che è ancora a casa di Tzadik)

  11. #11
    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio
    L'Aizen è a tutti gli effetti (quindi oggettivamente, non soggettivamente) un prodotto artigianale di fascia alta... magari un po' datato, ma comunque un prodotto di altissima qualità.

    Se hai trovato facile l'Aizen, il V16 sarà meno immediato da suonare o comunque alcuni aspetti (nel dettaglio) saranno un po' più limitati, vedi sustain o pitch tendency dovuta al fatto che il Vandoren ha un facing più corto (di ste cose te ne accorgi quando hai un microfono davanti, per esempio).
    artigianale cosa significa? cioè è fatto a mano? io pensavo che aizen fosse fatto a stampo... forse poi è rifinito a mano?
    non capisco cosa intendi per "sustain" o "pitch tendency"... è una super cazzola?
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  12. #12
    Artigianale significa che sul bocchino ci sono tot minuti/ore (o "unità di tempo" come dicono i gestionali) in più rispetto a un bocchino industriale.
    Poi nella fattistispecie... artigianale = che ogni parte del bocchino è rifinita a mano: su tutti i Vandoren vendi ancora i segni di fresatura frontale... sono visibili ad occhio nudo, non serve un microscopio elettronico.


    "Sustain" è quanto il suono tende a rimanere più o meno stabile (almeno... in volume) prima di avere un decadimento percettibile... dipende da come è fatto il facing (e poi in parte da come funziona l'ancia).

    "Pitch tendency" è la descrizione di come il bocchino tende funzionare in termini di intonazione, cercando di suonare in maniera rilassata.
    I Vandoren, per come sono costruiti in quanto a pitch reagiscono in maniera totalmente diversa dagli Otto Link del passato (presi come riferimento, visto che possiamo misurare la "qualità" in relazione a quanto assomigliano agli Otto Link del passato).

    Nessuna delle due cose è un problema, ma sei il riferimento qualitativo tra i due bocchini rimane l'Aizen in relazione a quanto assomiglia a un vecchio Slant (vero e proprio), il Vandoren risulta carente in entrambi gli aspetti.


    ----
    Otto Link e Meyer erano fatti in ebanite colata in uno stampo... e successivamente vulcanizzata in forno. In base a quante volte veniva ricotta avevi più o meno zolfo nella matrice di gomma.
    In pratica il materiale di partenza (gomma e zolfo) non sono mai cambiati da 70 anni a sta parte. Cambiava il fatto che se rivulcanizzavi il bocchino tot volte in più... il risultato finale era di avere un materiale più duro (e fragile), come succedeva una volta appunto.
    Non era tradizione americana fare i bocchini ricavandoli dal pieno.

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •