Il concetto di suono e l'approccio fisico allo strumento (per ottenere suoni "contemporary") devi averlo già, il bocchino non c'entra.
Poi per massimizzare l'effetto utile... un bocchino che realmente suona "brillante" e soprattutto "compresso" aiuta. Ma come detto più volte non basta.
È più complicato "far rendere" suoni brillanti e compressi (tanto attacco e sustain... di conseguenza) che "far rendere" suoni medio scuri.
È anche vero che tutte quelle sonorità che si sono sviluppate a partire dalla seconda metà degli anni '70 (ma in realtà c'erano già negli anni '40) derivano comunque da bocchini più tradizionali.
L'utilizzo di bocchini più "brillanti" poi è stata solo una esigenza di palco.
Esempio: Brecker manteneva più o meno la stessa pasta sonora con il Double Ring, con il Dukoff e infine con i Guardala (e con il Tibbs che usava durante la tournee con Paul Simon).
Quindi la cosa è sostanzialmente concettuale prima di tutto... poi fisica (devi suonare in un certo modo, respirare in un certo modo, mandare dentro l'aria dello strumento in un certo dopo... etc etc) e solo dopo è una questione di hardware (bocchino corretto, ance corrette etc etc... microfono corretto).
Con 200/300€ trovi già soluzioni definitive... ma non è necessario che il bocchino sia in ottone o bronzo o acciaio (è l'ultimo dei problemi quello).
Drake Contemporary/Studio
Dukoff D o M... sistemato.
Absolute Plus o forse basta l'ST...
Guardala americano moderno (ma ormai non se ne trovano più).
Jody Jazz DV... ovviamente (un must da avere)
Ponzol M2, se ti piacciono suoni più "mediosetti"...
E via così...