Non è presunzione, non sono conoscenze... sono fatti verificabili, storia e tradizione.
Non c'è nulla da inventare, basta osservare e ascoltare i dischi.
Se usi Google e YouTube puoi verificare tutto, nel giro di meno di 50 secondi (quindi no stronzate politiche).
Puoi avere un bel suono? Sì.
Puoi avere un suono simile a quello che senti nei dischi di jazz... dove nel 98% delle registrazioni senti almeno un Selmer Mark VI? No...
Nessuno ti dice che ti serve un Mark VI per avere un bel suono... ti serve un Mark VI se vuoi riprodurre facilmente e comfortevolmente quei suoni.
Se non sono suoni che ti piacciono... allora nemmeno la domanda aveva senso, no?
Poi il fatto di studiare e di riprodurre certi suoni è anche una conseguenza del livello tecnico e dell'approccio fisico che hai con lo strumento... e queste sono che sia si maturano nel tempo, sia cambiano nel tempo (vedi artisti che hanno arbitrariamente deciso di cambiare sonorità... fa parte del percorso artistico o umano di ogni persona).
Basta mettersi d'accordo su cosa significa "simile" e quale dev'essere la matrice di riferimento.
Quando scrivi "nasale" identifichi specifiche frequenze su cui non c'è da fare una interpretazione personale.
La voce di Eros Ramazzotti è nasale, per tutti.
La voce di Mario Biondi non è nasale... e questo è un dato comune.
(esempio pratico...)
Se poi uno viene a dirti che per imitare il suono di Parker (o peggio di Cannonball!!!), ce la fai anche con un Serie II e un Selmer S80... beh forse la credibilità di questa persona, anche solo limitatamente a questa informazione che hai ricevuto... è sostanzialmente "da rivedere".
Se parliamo invece di "sassofono classico" allora sì, l'interdipendenza tra l'evoluzione del suono del sassofono classico negli ultimi (diciamo) 50 anni e l'evoluzione dell'hardware non è una cosa ignota.