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Discussione: Migliorare il suono del contralto

Visualizzazione Ibrida

  1. #1
    ciao fra,

    penso a quello che ho detto perché avendo due sax, prendo i due colli e suonarci dentro è più o meno la stessa cosa. poi prendo i due sax per intero e la musica cambia... devo usare un "soffiarci dentro" completamente diverso, per far suonare bene uno dei due strumenti, devo averlo in mano almeno un giorno (senza toccare l'altro). :)
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  2. #2
    Citazione Originariamente Scritto da algola Visualizza Messaggio
    ciao fra,

    penso a quello che ho detto perché avendo due sax, prendo i due colli e suonarci dentro è più o meno la stessa cosa. poi prendo i due sax per intero e la musica cambia... devo usare un "soffiarci dentro" completamente diverso, per far suonare bene uno dei due strumenti, devo averlo in mano almeno un giorno (senza toccare l'altro). :)

    Ciao Ale

    il problema è che lo studio con il collo serve per comprendere quello che tu definisci : "prendo i due colli e suonarci dentro è più o meno la stessa cosa"

    "quel più o meno."

    addirittura lo studio prevede di mettere a confronto 2 suoni prodotti con lo stesso collo che devono essere eguali.
    studi per produrre due suoni identici (per durata volume timbro corpo stabilità ecc..) ma con il tempo impari a sentire sempre nuove sfumature e differenze.

    è un po come mettere sotto la lente di ingrandimento il proprio suono in tutte le sue parti .
    quando poi senti il suono dell'intero sax hai una tale consapevolezza che ti accorgi subito ad esempio se respiri male, se mordi , se stoni se suoni in maniera disomogenea ecc.... ed hai gli strumenti per evitare di farlo.

    Altro aspetto utile è che lo studio con il collo ti mette in condizione di capire esattamente i tuoi limiti.
    Se mordi , se respiri male , se eccedi con la pressione del labbro ecc....
    Non ho dubbi ad esempio che se in una stanza proviamo a studiare con il solo collo dello strumento: io e Seamus Blake.
    certamente il mio suono avrà meno durata e meno volume , ma anche quello di Seamus avrà una fine.
    (quindi per me il traguardo è mantenere un suono fermo per 20 secondi per Seamus magari saranno 2 minuti .)

    e ho preso ad esempio solo tre elementi del suono volume durata "fermezza".
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  3. #3

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    Ciao! Pure io nelle note gravi ho un timbro più pieno e rotondo, e talvolta ho provato a suonare nel registro medio e acuto con lo stesso approccio, ottendendo un timbro più gradevole a scapito dell'intonazione. A quanto pare per restare intonato tendo a contrarre l'imboccatura e a soffiare in modo diverso. Sebbene sia un dilettante che ha ripreso a suonare da neanche un mese dopo una interruzione pluriennale, non mi dispiacerebbe curare fin d'ora la qualità del timbro. Non ho l'insegnante, perciò procedo da solo con scale e suoni fermi, anche col chiver.

    Per inciso: ho un bocchino da studio B&S, n.6, e uso le vandoren classiche, durezza 2 1/2.

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