Ok, ricordate Filippo quando dopo aver rifatto l'imboccatura a Max Ionato, ricevette numerose richieste da persone che chiedevano lo stesso lavoro per suonare allo stesso modo? Bene questo mio parente mi diceva che al concerto di Konitz, grazie al fatto che era lui stesso conosciuto dallo staff del teatro, gli fu permesso di avvicinarlo e scambiare con lui delle opinioni. Alla fatidica domanda, alla quale ancora oggi tutti noi ambiamo risposta: "Come posso avere la tua voce e suonare come te?", Konitz rispose chiedendo il suo setup (sax, imboccatura, ancia) che logicamente erano completamente diversi, successivamente gli chiese se secondo lui la sua voce personale fosse uguale a quella del mio parente e quest'ultimo ovviamente rispose di no. Ecco rispose Konitz, se pur tu avessi fatto il mio stesso percorso di studi, avessi il mio strumento, e la mia ancia di stasera non suoneresti con la mia voce perché siamo esseri unici e diversi proprio come gli strumenti; ognuno ha la sua anima ed è dal connubio dei tre elementi (persona-strumento-setup) che viene fuori una voce unica e non replicabile. Quindi gli consigliò di concentrarsi sul tirar fuori il massimo possibile da ciò che aveva allora come oggi Selmer Mark VI-Otto Link HR e ricordare che:"...il bocchino ideale per tutti non esiste, mentre quello più giusto per ognuno di noi si ma bisogna trovarlo suonando!" Poi se volete vi racconterò qualche altra cosa riguardo al suo pensiero da vecchio saxofonista sul rapporto ancia-imboccatura. Spero lo troviate interessante!