Pete Thomas è famoso come arrangiatore/produttore e turnista di musica leggera.
Quello che percepisco io (... non suonando il contralto) è che lui (Pete Thomas) non è un contraltista (e considera che lui ha i mezzi a casa per far registrazioni professionali, non registra con un Zoom H2/H4).
Poi (ironia della sorte) il suono che esce più completo (... il tutto suonato da Pete Thomas)... è quello che tira fuori dai bocchini più strambi del lotto (il Rousseau... e l'RPC)... non credo sia una caso: sicuramente è una cosa che fa sorridere. :)
Il suono migliore lo tiri fuori dal bocchino con cui suoni più "comodamente".
Dove sta il problema?
Il problema è che per ottenere certe sonorità devi necessariamente avere un bocchino che abbia un design (piuttosto ben definito)... e le condizioni per avere quel "comodamente" (riferito a quando suoni) cambia nel tempo e cambia in base al tuo livello tecnico (e il tuo livello tecnico può variare nel tempo a seconda di quanto e come studi e da quello che ti influenza esternamente).
Non esiste un "punto di confort" unco e univoco, esiste sempre una "zona confortevole" (per tipo di strumento, di bocchino... di ance... di suono in generale, anche) che può variare, appunto.
Ma non è solo una questione di livello tecnico (e capacità musicali purtroppo)... è una questione di esperienza e sensibilità.
Bisogna ricordarsi che l'importante è fare musica... e non ginnastica.
Conoscere alcune cose fa comodo per avere una comprensione più globale di tutto il meccanismo che ruota attorno al funzionamento del sassofono ma bisogna focalizzarsi sulla musica.