Salve ragazzi oggi cerco di dare il mio contributo a queste imboccature.
Sono da qualche giorno possessore di un becco Carlo Atti modello Python in alluminio anodizzato nero per il mio tenore.
Premetto che come imboccature principali io uso un Guardala MBII ed un Vandoren Jumbo Java (tutti pezzi tranquilli :)!!)quindi cercherò di fare un confronto per quanto mi è possibile.
Inizio con l'estetica, il colore è di un nero intenso e la forma è spigolosa e vi sono delle righine su tutto il becco cosa che a me non dispiace anzi, da un tocco del tutto personale, inoltre le incisioni sono ben fatte.
L'imboccatura è piccola, ma seppur avendo le stesse dimensioni del Guardala posso dire che imboccandolo si ha la sensazione che il becco fosse più piccolo (diciamo più vicino ad un dukoff), quindi per chi proviene da becchi in ebanite o metalli come possono essere gli Otto Link STMsi troveranno un po' spiazzati, ma è solo questione di abitudine.
Non appena ci ho soffiato dentro mi è subito parso molto spontaneo ed in effetti suona con un filo d'aria, a differenza del guardala dove molte volte vanno in affanno (probabilmente dovuto alla camera che con una restrizione iniziale evidente aiuta di molto la spinta),questo può essere un bene ma anche un male in quanto il controllo sul registro medio non è semplice, ma sicuramente è dovuto soprattutto alla poca esperienza con questa imboccatura.
Ha un Facing lungo 48mm (quindi se ci ho capito qualcosa è un facing medio) a differenza del guardala dove il facing è lungo 52mm e la simmetria dei binari è perfetta (solo sui vandoren ho visto questa precisione o su becchi lavorati da refacer), mentre l'apertura è un 105.
Mi ha meravigliato il fatto che tirare fuori i subtones è molto semplice,vantaggio enorme almeno per me che in pratica uso questa tecnica quasi sempre.
Infine affermo che di volume ne tira fuori a vagonate, pensavo che il guardala primeggiasse in questo ed invece secondo me questo python lo oltrepassa ma anche di parecchio, la sensazione è quella che non abbia limite se non dipendente da me stesso.
Mi sento di consigliarla soprattutto a chi come me piace il funk, soul, jazz eR&B dove tira fuori il meglio di sé, …. non lo vedo indicato per generi soft come lo slow jazz ma molto fa chi ci soffia.
Concludo dicendo che chi lo compra ne rimarrà stupefatto.


Naturalmente non è una descrizione tecnica del becco ma solo un voler dare la mia esperienza del tutto personale.