Risultati della prova allievo vs maestro con confronto tra i due in questione (ed un selmer reference 54), quindi ascoltando il suono sia da "attore" che da ascoltatore (bocchini diversi ma non ricordo quale sia il suo, ovvi suoni diversi oltre a bravura moooolto diversa. Io ho usato un CE Winds "The Sig" 7* con rico royal 2 e 1/2; lui dovrebbe avere un bocchino aperto sull'8* credo con ance più dure)
Grassi Professional 2000: è più pesante (forse è un po' più spesso, forse sono lechiavi) molto facile far partire il suono, piano e pianissimo molto belli, suono molto grosso sull'ottava inferiore; perde un po' il controllo sull'ottava superiore (soprattutto ad alto volume), bisogna stare attenti a non emettere suoni meno precisi perché si aprono un po' troppo (non so come dirlo altrimenti, diventano un po' nasali), niente di irrimediabile. ancora forse la facilità di emissione può portare ad alzare troppo il volume se non si è precisi sull'emissione; il portavoce è un po' verticale, non orientato nel verso del pollice. le meccaniche sono fluide.
Yamaha YTS 23: abbastanza facile l'emissione ma meno fluida, richiede un po' di spinta in più; suono meno grosso sulle note gravi ma molto più scuro e vintage, si sente di più il soffio anche non cercando apposta il soffiato; ha delle vibrazioni in più, forse legate ad una spessore inferiore. Molto più regolare su tutto il registro con grande controllo anche a volume elevato. Meccaniche ugualmente fluide. Mancano alcune viti di regolazione dei tamponi delle chiavi basse.
Di entrambi: le campane si assomigliano ed i diametri del fusto anche, ovviamente non sono in grado di valutare l'altezza dei fori.
Ovviamente suono meglio con lo yamaha perché lo uso, mentre non sono abituato al grassi (che, tra l'altro è tanto messo bene da sembrare non sfogato), però le sensazioni del mio maestro sono le stesse.
Volendo fare il solito paragone assurdo, lo yamaha ha un suono più mark VI (senza tutti i fantastici armonici però); il mio maestro ne ha uno che suona davvero bene (fatalità ieri sera aveva portato l'altro) e quindi il paragone lo ha fatto lui.
Difficile fare una scelta, ma per tanti motivi concordiamo sul fatto che vendere lo yamaha per tenere il grassi non è una brillante idea, mentre prendere il grassi per affiancare l'altro potrebbe avere senso...se non avessi già diversi tenori.
Giusto per conoscenza veniamo al Reference 54: molto pesante e spesso; suono regolarissimo ovunque sembra però frenare il soffio quindi bisogna spingere per alzare il volume, cosa che in effetti non lascia spazio ad errori in merito. Anche qui si sente bene il soffio anche non soffiato. Meccaniche fantastiche, silenziose e precise.
Alla faccia dei suoi €5000,00 oggi (pagato anni fa €3000 circa dal maestro) non mi ha entusiasmato.