Citazione Originariamente Scritto da il nero Visualizza Messaggio
non mi pare che ci siano differenze cosģ grandi da dire che ci sono canneggi stretti o larghi,non mi pare che le misure differiscano tanto e certo mi sbaglio ma mi pare che se il fusto si puņ definire conico,la stessa cosa non si possa dire per chiver e campana e meno ancora per la culatta...correggetemi ma a me sembra che per potere essere conico "affettando" un solido se ne dovrebbero ricavare dei cerchi e non mi pare che affettando un chiver o culatta o campana se ne possano ricavare e,a voler ben guardare nemmeno il fusto č proprio conico e che,forse,le differenze di voci,pił chiare,pił scure che alcuni attribuiscono alla larghezza del canneggio risiedano in altri fattori meno misurabili col calibro (pure strumento interessante)...in altre occasioni questi sax li abbiamo messi in bilancia ma fino ad ora non credo che nessuno sappia spiegare quali sono le differenze tra l'uno a l'altro ,differenze che si percepiscono bene all'ascolto,che si percepiscono bene alla vista ma poi...mi pare che nessuno sappia dire cosa bisogna fare per modificare la voce...per es.che effetto fa una lastra pił sottile a paritą di metallo?e una curva di campana pił aperta o pił chiusa?Una svasatura di campana pił accentuata? mi sa che solo la somma di centinaia di fattori porti ad un totale che sia poi la differenza tra uno strumento e l'altro,tra una voce e l'altra...ma di sicuro mi sbaglio.
il nero
...secondo me non sbagli, soprattutto quando riporti testualmente "...la somma di centinaia di fattori..." io oltre alla lastra pił sottile sono oltremodo convinto che una omogeneitą del materiale abbia anche lei un ruolo primario nella qualitą finale dello strumento...