Il bocchino è la parte dello strumento più sensibile a sbalzi termici.

Su bocchini in resina/ebanite non si apprezza.
Ma se fate la prova con un bocchino in metallo, la cosa si apprezza eccome: prendi un bocchino (ci metti ancia e legatura) lo innesti nel sughero...
Qualitativamente: se si "misura" (con il palmo della mano) la temperatura prima di suonare e dopo aver suonato qualche minuto... si apprezza una differenza ben percettibile.

Ora, il metallo (ottone, inox... alluminio) è un buon conduttore termico. Resina, ebanite, legno... non lo sono, ma questo non significa che non ci sia un flusso termico.

Tutta sta cosa astrusa per dire al legno non piacciono gli sbalzi termici e ancora meno se sono repentini.
Anzi... a una geometria "cilindrica" (diciamo così) non piacciono gli sbalzi termici (io i bocchini in legno gli ho sempre visti lavorati lungo fibra o quasi... mai contro fibra).

Ho avuto modo di fare un confronto "qualitativo" tra un Lebayle Jazz in ebanite (buono... ma non eccellente) e un Lebayle in legno (molto molto buono, ma non eccellente)... "non eccellente" perchè non vado pazzo per il tipo di bocchino.
La differenza "qualitativa" era assoluta: il bocchino in legno suonava tanto di più, tante più frequenze tanto più volume. Le differenze erano ben distinguibili anche dal punto di vista di un ipotetico ascoltatore esterno.
Il feedback era molto molto diretto... sembrava quasi di suonare un bocchino in metallo senza biteplate (sempre con un salvabocchino in gomma ma senza l'appoggio sotto in ebanite/plastica... fa che fa tanto sull'aspetto feedback).


Detto questo... più che focalizzarsi sul materiale, mi focalizzerei sul suono e quindi sul design del bocchino.
Non ho niente contro i bocchini in legno però la differenza e i benefici ci sono se il legno è naturale (e vivo), quindi non trattato... e soprattutto è stagionato anni e anni.
Cosa interessante: il legno usato sui fagotti (che non è ebano, è palissandro) può essere stagionato anche per 50/60 anni (... cioè l'artigiano padre seleziona il legno per l'artigiano figlio) e la curva inferiore del fagotto di solito è bagnata con impegnante perchè nonostante il legno sia invecchiano decenni comunque sente l'umidità.

Attraverso il bocchino passa un flusso di aria molto umida in maniera molto più diretta, "violenta" se volete.


I produttori che producono bocchini in legno sono rimasti pochi, generalmente il modello in legno rispetto a quello in ebanite (raramente si tenta di emulare la forma di un bocchino in metallo, con il legno... Sugal, Peverelli/La Ripamonti sono gli unici che mi vengono in mente) costano molto di più...

Se ti avanzano 500€ un Robusto in legno... potrebbe essere qualcosa di sublime, a dir poco.


Generalmente quei pochi famosi che usano bocchini in legno... usano un bocchino in legno perchè a parità di tutto (apertura, facing, design interno e design esterno) il bocchino in legno ha molta meno resistenza, suona di più ha più medi... ha un sustain completamente diverso da ebanite e da qualsiasi tipo di metallo.
Mi riesce difficile associare o riconoscere un sassofonista che suona un bocchino in legno... sennonché quei pochi hanno un suono che in qualche modo sta nella stessa "categoria" di suono.