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Discussione: Nuove imboccature by Mattia Cigalini - Black One

  1. #31
    in ogni caso c'è il produttore iscritto e spero ci dica di che materiale di tratta... secondo me è titanio!
    se poi ci dice anche perché usa il titanio (sempre se lo è) e non l'inox... beh anche questo ce lo dirà lui.
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  2. #32
    Citazione Originariamente Scritto da algola Visualizza Messaggio
    i produttori di imboccature di ebanite spesso vanno a "stampo"... che fresare dal pieno è un'altra cosa!
    Soltanto JJ Babbitt e Ralph Morgan (probabilmente pure Berg Larsen)... forse Bari.
    Tutti gli altri produttori lavorano dal pieno. (credo che dal discorso vadano esclusi terzisti cinesi e non).

    Il problema qual è? La vulcanizzazione è un processo "sporco" (oltre che costoso) e le normative ambientali sono piuttosto rigide a riguardo.
    Nessuno vuole andare a complicarsi la vita producendosi l'ebanite in casa (perchè il punto è proprio... prodursi l'ebanite in casa, invece che comprarsela).

    Un discorso analogo si può fare per bocchini in leghe metalliche.

  3. #33
    il brevetto di cui parla il sito (blacktech) secondo me è il EP 1 199 385 A2 - 19.10.2001
    adesso sono veramente curioso di sapere se ci ho beccato oppure toppato alla grande!!!
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  4. #34
    Non ho visto questi bocchini, quindi non so.

    Però facendo una rapidissima ricerchina sul web ho trovato che per gli ottoni fanno bocchini anche in leghe di titanio, quindi non è tecnologicamente impossibile.


    Anche il Aizen Kurogane per sax è fatto in una lega contenente come elemento principale il titanio.

  5. #35
    il titanio è un materiale straordinario! è davvero high tech!! leggero e resistente se non indistruttibile.
    è utilizzato in formula1, strutture aerospaziali, etc...

    poi se ne vale la pena impiegarlo in imboccature per sax questo non ci è ancora dato a saperlo.

    immagino che nell'uso di queste leghe, metalli, resine etc... c'è l'idea e la volontà di differenziarsi.
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  6. #36
    Ciao a tutti!

    Spero che abbiate trascorso buone feste di Natale, e colgo l'occasione per farvi i miei migliori auguri per un felice anno nuovo (pieno di buona musica!).
    Sono stato invitato da Alessio Beatrice a rispondere alle domande di questo post, devo dire davvero numerose!
    Cercherò di essere il più sintetico ed esauriente possibile nell'affrontare le diverse domande e giuste osservazioni inerenti Black One: provo a dividere il tutto per macro-argomenti.


    - MATERIALE

    Il progetto è frutto di un lavoro durato quasi 5 anni, propugnato da me medesimo inizialmente al solo scopo di utilizzo personale, partendo da prototipi di manifattura artigianale e passando per officine di lavorazione meccanica. In questo periodo effettuai tentativi su legno d'ebano, resine in microfusione, alluminio, inox, naturalmente ottone ed infine titanio massiccio.

    Come ho giustamente letto, il titanio da lavorare è una "brutta bestia": la fresa deve disporre di una notevole coppia a bassi giri altrimenti, come successe in una delle prime ditte alle quali mi rivolsi, i trucioli prodotti dall'utensile diventano incandescenti fino a bruciare letteralmente.
    Il prezzo unitario è alto e la resa dei prototipi (in questo caso Ti 7 - altamente puro, in quanto simile al grado 2) non era all'altezza delle aspettative, pur delineando al tempo stesso una strada "diversa".

    Diedi comunque libero sfogo alla mia curiosità e mi resi da subito conto che, per quanto i dettagli costruttivi (camerature, baffle, roll-overs ecc.) possano ovviamente influire, lavorando su materiali diversi i risultati variano in maniera esponenziale.

    Da non-addetto ai lavori, decisi di affidarmi ad ingegneri esperti che potessero concretizzare la mia idea ed entrai in contatto con un'importante azienda italiana, specializzata in materiali Hi-Tech. Dopo 8/9 mesi finalmente arrivammo ad un risultato interessante, che testai con soddisfazione.
    Costo unitario ancora più elevato, ma stavolta ne valeva la pena.

    Come osserva Algola effettivamente il titanio, nella sintesi del BlackTech, gioca ancora un ruolo importante; l'apporto degli ingegneri è stato fondamentale per l'idea di attingere dal mondo dei minerali silicati, come dice STE SAX (che ringrazio per l'esauriente recensione) presenti in "intrusione".
    Spero comprenderete se in questa sede preferisco non spingermi oltre nei particolari, riguardo le esatte proporzioni dei materiali.

    Sono stato molto fortunato nell'avere a disposizione 2 ingegneri dedicati al progetto, in un laboratorio all'avanguardia del valore complessivo intorno ai 15 milioni di euro.


    - BUROCRAZIA

    Il mio entusiasmo, abbinato a quello di ottimi colleghi che provarono il mio prototipo per alto, fece venire l'idea di aprire un discorso commerciale (avviato dallo scorso 6 novembre).
    Inanzitutto, insieme all'azienda produttrice avviammo l'iter per il deposito del brevetto, che non può coincidere con il documento del quale ho letto il link (di Algola credo) poichè datato 2001.

    Ho letto di dubbi relativi alla presenza di elementi nocivi.

    Tutti i componenti dei materiali di alta tecnologia utilizzati sono stati regolarmente sottoposti a certificazione di atossicità (trattandosi di prodotto a diretto contatto con la bocca).


    - AZIENDA, BRAND (e video brutti :-)

    Rispondo alle domande riguardo l'entità del brand: siamo una piccola azienda, di dimensioni direi artigianali dove, oltre al sottoscrtto, lavorano 2 persone (una - Marta si è iscritta al forum).

    Trattandosi di un investimento, ho dovuto ovviamente valutare gli scenari possibili attraverso tutti quegli strumenti (business plans) ai quali personalmente credo relativamente nell'ambito della nostra nicchia. Bisogna operare delle scelte, ed io ho scelto di affidarmi alla qualità del prodotto.

    Il fattore atipico di questa avventura, è che nasce dall'entusiasmo di un musicista e non di un imprenditore.
    I numeri delle vendite concluse da un mese a questa parte sono molto incoraggianti, ma non intendo comunque sbilanciarmi verso un'ottica "quantitativa" che possa spodestare la voglia di qualità.
    Quanti brand si affacciano al mercato con nuovi prodotti di qualità, per poi "virare" verso ritmi sostenuti, e diminuire la qualità degli stessi? Troppi.
    Vorrei mantenermi il più lontano possibile da questa concezione imprenditoriale "pura", in quanto appunto dedita a numeri e volumi.

    Anche il branding/marketing viene gestito in modo diverso.
    Black One non ha "endorsers", ai quali regalare il prodotto in cambio di visibilità (come detta la prassi).
    I saxofonisti che hanno acquistato Black One, nomi noti e non, possono spontaneamente inoltrare i loro commenti diventando "Testimonials" sul sito in home page.

    Cristiano Arcelli per esempio, dopo aver acquistato B.O. a Bologna, ha voluto realizzare un video di qualità amatoriale. Robert Bonisolo, ha eseguito alcune note davanti al mio cellulare mentre si trovava in studio di registrazione. A breve uscirà il nuovo album in cui utilizza B.O e sarà l'occasione, per chiunque fosse curioso, di ascoltarlo in condizioni migliori.

    Mi scuso per la scarsa qualità, i filmati sono nati in occasioni spontanee.
    Mantengo una visione personale a questo riguardo: essendo l'imboccatura forse la componente più delicata ed importante riguardo al suono, qualunque registrazione diventa a priori fuorviante nell'intento di presentare resa e possibilità timbriche. Vanno provate, e ancora riprovati di persona (qualunque sia il marchio).

    Musicisti come Robert e Cristiano possiedono un suono personale inconfondibile, il che non centra nulla col fatto che abbiano scelto le nostre imboccature.
    Non vorrei a questo riguardo, appropriarmi indebitamente di un "merito" che non è assolutamente del prodotto, trasmettendo un messaggio del tipo "compratelo e vi uscirà questo suono". Non è così! Il bocchino può solo mettere a proprio agio il saxofonista, ed offrire eventualmente determinate possibilità timbriche. Il risultato dipende dal lavoro sull'emissione che tutti conosciamo.

    Apprezzo molto le critiche, e vi ringrazio per avermi fornito un punto di vista che terrò sicuramente in considerazione.

    Riguardo il marketing, i principali strumenti ai quali preferiamo affidarci sono: passaparola naturale, facebook e socials, sito web e blog dedicato al sax.

    Al momento è disponibile in pochi negozi, perchè desidero affidarmi a rivenditori che acquistano, senza rapporti di conto-vendita (che sarebbe invece la prassi dei nuovi marchi).
    Non ho interesse ad invadere i negozi, perdendo di vista la qualità delle imboccature.


    - FUTURO

    Ho letto domande riguardo il futuro.
    Riguardo Black One, a partire dalle prossime settimane inizierà ad essere (gradualmente, per il discorso sopracitato) distribuito in Germania, Olanda e Belgio.

    In Italia, il marchio "Cigalini" sarà invece gestito dal distributore BODE Srl nei prossimi mesi; e stiamo sviluppando una collaborazione con BG France per realizzare una nuova legatura.


    Vi ringrazio per la curiosità e l'attenzione,
    Scusate il "romanzo", e spero di avere presto occasione di tornare sul forum.


    Mattia

  7. #37

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    May 2015
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    ...complimenti per il "romanzo" ... molto esaudiente...
    Yamaha YTS 82Z Custom UL [Ludovico...] Algola MK1 0.105 ref. Bucci - Yamaha YTS 62 MK1 Purple Logo chiver G1 [Gian Battista...] 10M Fan Robusto 0.108 ref. Bucci --- Conn C. Melody New Wonder II 1925 [ Cherubino...] mouthpiece Conn Eagle 0.100 ref. Bucci / Yamaha Wind Controller WX5 / WT11... New Entry ancora in attesa di avere un nome... Tenore Buffet & Crampon S1 ...

  8. #38
    Concordo, grazie


    Avrei una curiosità da chiedere, dato che Mattia si è prestato a dare una ampia spiegazione. Io negli anni passati ho usato soprattutto bocchini per tenore in metallo, e per soddisfare la mia curiosità ne ho usati di materiali diversi: acciaio, ottone, bronzo, alluminio. Personalmente, anche sulla scorta di questa piccola esperienza, sono dell'idea che il materiale abbia una influenza non trascurabile sul suono, anche se l'opinione diffusa è che le forme abbiano un'importanza ben superiore.

    La mia domanda è la seguente: la scelta del titanio è data da qualche caratteristica sonora come dici, o piuttosto dalla volontà di offrire qualcosa di diverso, o anche dalla ricerca di un materiale che abbia un grado di tossicità il più basso possibile? (su questo aspetto io nutro qualche perplessità, ma vedo, anzi leggo, che altri produttori lo considerano un plus per offrire bocchini in titanio)


    Per la cronaca, dopo circa 2 decenni passati a suonare con il metallo, ora da 7/8 mesi sto suonando con l'ebanite, praticamente per caso. Non l'avrei mai pensato fino al giorno prima che mi arrivasse il becco che uso

  9. #39
    Beh, ottima ed esauriente spiegazione.
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
    Sopr. Werner Roth Silver '60 - Super Session J

  10. #40
    ciao Mattia,

    grazie per i chiarimenti... oggi parlavo con addetti al lavoro e tagliare il titanio è una brutta bestia... ma quanto ci vuole per tagliare un bocchino? 2,3 ore?
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  11. #41
    Citazione Originariamente Scritto da Tommy Visualizza Messaggio
    Concordo, grazie


    Avrei una curiosità da chiedere, dato che Mattia si è prestato a dare una ampia spiegazione. Io negli anni passati ho usato soprattutto bocchini per tenore in metallo, e per soddisfare la mia curiosità ne ho usati di materiali diversi: acciaio, ottone, bronzo, alluminio. Personalmente, anche sulla scorta di questa piccola esperienza, sono dell'idea che il materiale abbia una influenza non trascurabile sul suono, anche se l'opinione diffusa è che le forme abbiano un'importanza ben superiore.

    La mia domanda è la seguente: la scelta del titanio è data da qualche caratteristica sonora come dici, o piuttosto dalla volontà di offrire qualcosa di diverso, o anche dalla ricerca di un materiale che abbia un grado di tossicità il più basso possibile? (su questo aspetto io nutro qualche perplessità, ma vedo, anzi leggo, che altri produttori lo considerano un plus per offrire bocchini in titanio)


    Per la cronaca, dopo circa 2 decenni passati a suonare con il metallo, ora da 7/8 mesi sto suonando con l'ebanite, praticamente per caso. Non l'avrei mai pensato fino al giorno prima che mi arrivasse il becco che uso
    Ciao Tommy!

    La tua domanda è molto interessante.
    Nel mio caso, è stata una ricerca condotta esclusivamente per la sonorità.

    Il titanio è un materiale straordinario, largamente utilizzato nel settore medicale in quanto componente di protesi (dentali e non) e vari strumenti chirurgici, oltre che nel bio-medico.
    Verosimilmente potrebbe essere indicato da un marchio produttore come una sorta di "valore aggiunto" dal punto di vista salutare (o per la maggior tenacità, e conseguente durata del prodotto), tuttavia, non rientra nelle mie intenzioni in quanto desidero concentrarmi solo sul suono.

    Dipende da cosa si cerca: l'effetto è oggettivamente quello di differenziarsi in una sottocategoria diversa, come (volente o nolente) succede nel mio caso. L'importante dal mio punto di vista è il risultato timbrico, e per altri potrebbe invece rappresentare la volontà di diversificarsi fine a sè stessa (come idea di marketing).

    Io feci il percorso inverso al tuo: dopo diversi anni di abitudine all'ebanite (utilizzavo spesso Meyer) mi sono affacciato al mondo dei metalli.
    Buona serata

  12. #42
    Citazione Originariamente Scritto da algola Visualizza Messaggio
    ciao Mattia,

    grazie per i chiarimenti... oggi parlavo con addetti al lavoro e tagliare il titanio è una brutta bestia... ma quanto ci vuole per tagliare un bocchino? 2,3 ore?

    Figurati algola, è un piacere.

    Mi sembra di ricordare (potrei sbagliarmi) che per il primo prototipo massiccio ci vollero 3 ore abbondanti.
    In una prima fase venne lavorato, dalla barra, il cilindro di partenza: immagina un cilindro pieno, con solo l'appendice di innesto sul chiver realmente definita.
    (Dalla cavità di tale innesto viene ricavato una sorta di "tappo", in questo caso prontamente reinserito al termine).

    Il corpo cilindrico ricavato, viene posizionato per la fase di lavorazione vera e propria. Ricordo che l'operatore controllava cautamente i giri/minuto dell'utensile attraverso la manopola del quadro-comandi, per precauzione.

    Tutti i prototipi che feci produrre erano leggermente differenti fra loro in qualche dettaglio; dopo la prova, decisi di variare alcuni elementi nel disegno 3D, prima di abbandonare definitivamente l'idea del titanio massiccio.
    Forse in un futuro potrei riprovarci per pura curiosità ma, oltre ad essere soddisfatto del progetto che ha portato a BlackTech, credo che il titanio sia un mondo "ermetico", a sè. Certamente il tipo di suono che stavo cercando non si concretizzava nella maniera sperata, magari il design su cui stavo lavorando sarebbe stato da stravolgere totalmente. Per ora mi accontento di ciò che ho potuto imparare, riguardo un materiale davvero affascinante (quanto complesso).

    Tornando alla durata del lavoro: potendo contare su un progetto finale con misure, velocità e sintassi di processi già definitive, credo che la lavorazione potrebbe sensibilmente impiegare meno tempo.

    Buona serata!

  13. #43
    Ciao Mattia, io sono poco interessato ai materiali o alla lavorazione, primo perchè non ne capisco un tubo e poi perchè ho gia i miei problemi a suonare
    La domanda invece che vorrei farti è a cosa ti sei ispirato, giustamente eri alla ricerca di una sonorità particolare. Sei partito quindi da bocchini gia esistenti? Poi, magari la domanda è stupida ma la faccio lo stesso: Tu sei un contraltista principalmente, quindi mi chiedo la ricerca sonora l'hai fatta pensando principalmente all'Alto? grazie mille e buona musica
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
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    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
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  14. #44
    Grazie della risposta

  15. #45
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    Come potete vedere, d'accordo con Mattia Cigalini, abbiamo creato questa sezione dedicata alla sua linea di bocchini. Se ci sono domande da fargli che non trattino il "Black One", è possibile aprire nuove discussioni specifiche.
    Tenore: Rampone & Cazzani "R1 Jazz "
    Selmer S80 E / Rovner Dark / Forsetone MS

    C Melody: Conn "New Wonder I" 1925
    Conn Eagle / Flexitone / Forestone MS

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