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Discussione: Nuove imboccature by Mattia Cigalini - Black One

  1. #16
    proprio per questo andrò' di persona a provarlo
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
    socio onorario del club Mark VI Society

    tenor sax:

    Selmer SA80 serie I
    Grassi T460 Jazzy line

    sopr.sax:
    R&C R1

  2. #17
    Bene. Poi ci dirai, anche un parere seppur personale, sarà sempre meglio dei video messi su.
    Bluesax
    Ten. Selmer Super Action 80 serie I
    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
    STM NY 7*, Guardala MB II, Ottolink TE 8 (by Simone Borgianni)
    V16 T7 hr, , STM 7* (by Simone Borgianni)
    Sopr. Werner Roth Silver '60 - Super Session J

  3. #18
    salve ragazzi, sono reduce dalla prova presso Cavalli Musica a Castrezzato (BS).

    Innanzi tutto voglio ringraziare sia lo staff del negozio, sempre disponibile e paziente, e poi lo stesso Mattia CIgalini che ho apprezzato principalmente come persona (sul musicista cosa vuoi dire ...... basta ascoltarlo).

    Veniamo al dunque, ho provato esclusivamente il modello per tenore apertura H che corrisponde a un 115 circa (8 stella scala ottolink).
    L'aspeto e' gradevolissimo, il becco e' di un metallo scuro color antracite satinato, che deriva da una lega nella quale sono presenti minerali in intrusione, visibili ad occhio nudo.
    La forma esterna ricorda quella di un guardala o di un dukoff, tanto per intenderci ma l'innesto sul chiver e' sensibilmente più' lungo e ciio' fa si che il becco calzi in modo perfetto e sia stabile anche nel caso che si debba spostare lungo il sughero per trovare l'accordatura ideale.
    E' un becco stretto e sottile e per questo trovare una legatura ad hoc non e' semplice, il becco viene venduto con una legatura dorata a vite tipo ottolink stm ma un pelo più' lunga (nella confezione c'e' anche il cap).
    Volendo sostituire la legatura ne occorrerebbe una da soprano o da alto stretto ma quella in dotazione comunque funziona bene una volta fissata (la vite pero' e' un pochino dura e si fa fatica a stringerla con gradualità').
    Il becco e' molto confortevole da imboccare per via di un tetto non eccessivamente basso che consente una presa comoda e stabile. Io ho usato un salvabocchino in gomma per mia abitudine ma se ne puo' fare anche a meno giacche' il materiale non si scalfisce e non c'e' possibilità' di lasciare il segno dei denti.
    Internamente si presenta con una discesa senza scalino iniziale che invece e' presente alla fine della discesa prima di entrare nella camera, roll over non accentuato e un facing molto lungo che fa vedere bene l'inizio della camera (stretta).

    Come suona? Eccezionalmente bene.
    E' un becco che fila che e' un piacere, facile facile, resistenza mediobassa ma non per questo il suono che produce e' sottile, anzi ha un suono deciso e con una direzione precisa, suono molto netto anche se bello rotondo e morbido.
    L'ho paragonato al guardala crescent che avevo con me e devo dire che se la gioca benissimo sia in termini di volume (e non e' poco) che di personalità'.
    Il timbro e' caldo per essere un becco in metallo, sicuramente più' scuro del guardala ed e' perfetto proprio per fare jazz, escono dei soffiati bellissimi e dei sovracuti ottimi, si può' spingere finche' si vuole il suono non si rompe mai.
    Becco che dal basso in alto e' omogeneo, non ha picchi e rimane perfettamente equilibrato in tutto il range dello strumento.
    Insomma francamente non saprei trovargli un difetto, veramente.
    E' un becco che si adatta a tutti i generi ed anche chi ha poca dimestichezza secondo me puo' suonarlo talmente e' friendly e immediato.

    Il modello da tenore costa 399 euro e sul prezzo influisce sicuramente la produzione al momento di nicchia e la necessita' di scaricare a terra l'investimento sopportato per la ricerca e lo sviluppo.
    E' sicuramente un prodotto di fascia alta come qualità' costruttiva e pertanto se lo paragono ai suoi concorrenti di alto lignaggio tutto rientra nella normalità'.
    Vi consiglio, se avete occasione, di provarlo perché' possiate farvene una idea vostra ma vi assicuro sin da ora che ne varrà' la pena.
    Non ho una prova audio purtroppo e al momento dovete fidarvi della mia opinione.

    Grazie ancora a Mattia, persona di una modestia e cortesia esemplari rari da trovare in un musicista del suo livello (giuro che non mi ha regalato alcun becco .....), per avermi dato la possibilità' di provare le sue ottime imboccature.
    Presidente del SottoClub SA 80 Serie I
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    R&C R1

  4. #19
    Oh bene, se non altro una descrizione accurata, al di la dei pessimi video promozionali sentiti fino a questo momento.
    Bluesax
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    Ten. Amati Toneking Silver '57 (Stencil Keilwerth Toneking)
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  5. #20
    Cigalini e' uno splendido performer ma per sua stessa ammissione un pessimo commerciale, e probabilmente avrebbe bisogno di una promozione migliore e più' professionale attraverso video realizzati bene e spendibili soprattutto all'estero giacche' in Italia ha preferito la strada delle presentazioni "di persona" presso i maggiori rivenditori.
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  6. #21
    Citazione Originariamente Scritto da STE SAX Visualizza Messaggio
    Cigalini e' uno splendido performer ma per sua stessa ammissione un pessimo commerciale, e probabilmente avrebbe bisogno di una promozione migliore e più' professionale attraverso video realizzati bene e spendibili soprattutto all'estero giacche' in Italia ha preferito la strada delle presentazioni "di persona" presso i maggiori rivenditori.
    se i bocchini vanno bene non avrà bisogno di nessun "promoter".
    dalla mia esperienza personale lavorativa ventennale ho dedotto che più il prodotto è scarso più ha bisogno di promozione per essere venduto e viceversa...
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  7. #22
    certo algola, su questo non c'e' dubbio, ma trattandosi di un ingresso nel mercato di un nuovo marchio ai più' del tutto sconosciuto, un minimo di divulgazione fatta bene secondo me e' opportuna soprattutto per il mercato estero da raggiungere on line. E' un prodotto che oggi si trova solo in due o tre negozi e quindi qualcosa va fatto, sempre secondo me
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  8. #23
    ... il problema è il target di mercato e la tipologia di prodotto.
    Il marketing definisce un po' la dinamica del ciclo del prodotto... ma purtroppo non la longevità.

    La qualità del prodotto garantisce solo la soddisfazione del cliente... ma il "cliente" diventa tale quando il bocchino l'ha già acquistato.


    Ci sono stati produttori che hanno investito decine di migliaia di dollari per avere una distribuzione capillare, per avere un boom immediato di vendita, tanto da saturare la fascia di mercato in cui andavano a collocarsi per poi vedere nel giro di (relativamente) poco tempo veder calare le vendite e l'appettibilità stessa del prodotto in quello che è il mercato dell'usato.
    E viceversa ci sono altri produttori che non hanno investito nulla e hanno un puntato su un volume di vendite che andasse a regime in maniera lenta ma arrivando a un regime costante.


    ... ma questo è possibile se il produttore offre diversi tipi di prodotto, che vanno a coprire esigenze ed usi diversi.
    (... ed è possibile se effettivamente i vari prodotti sono pensati per il "sassofonista" e non per il "negozio").


    Nel caso in oggetto... ovviamente è lodevole l'iniziativa imprenditoriale (ma come ho visto nel caso di un altro sassofonista italiano che sta propendo bocchini a suo nome) non lo vedo come un prodotto che nasce da una precisa analisi di mercato.

    Di conseguenza non credo che prodotti simili (mi riferisco ai tre bocchino proposti: per soprano, alto e tenore) siano pensati per avere diffusione capillare o per fare grossi numeri... anche perchè (oggettivamente) sono prodotti con caratteristiche distanti da quello che cerca il sassofonista jazz medio (anche professionista... anche di fama).


    ... poi bisogna ricordare che la situazione economica non è affatto delle più rosee... doh!

  9. #24
    @tza: quello che dici è più he vero... ma vuoi vedere che, magari questo black one piace davvero così tanto da piacere a qualcuno che conta, e... poi lo vogliono tutti e cambia usi e costumi del momento?
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

  10. #25
    che materiale è? il mio sospetto è che che qui non si inventi niente, ma che si cerchi di usare un materiale "facile" da lavorare CNC per ovvi motivi... però, nel sito si parla di un materiale regolarmente brevettato come blacktech ma controllando sui registri dei brevetti non trovo niente.

    http://www.uibm.gov.it/uibm/dati/Avanzata.aspx

    voi avete qualche notizia in più?

    stafano, quel che hai avuto in mano è un materiale pesante? leggero? cosa ti ricorda, alluminio (facilissimo da lavorare) o leghe più pesanti com titanio, tungsteno (durissimi da lavorare ma non impossibili)

    se invece il brevetto deve essere ancora depositato allora non potrà essere brevettato in quanto la domanda sarebbe successiva alla divulgazione
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
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  11. #26
    Avete detto tutti cose esattissime, anche io mi chiedo a chi sia rivolto un prodotto del genere, considerando anche il prezzo. Per ora la parte marketing mi sembra molto alla spera in dio....molto tipica delle cose fatte in maniera casareccia. Il prezzo è proibitivo per un prodotto che dovrebbe scontrarsi con marchi storici. Quindi secondo me, tolti quelli che per "curiosità" lo acquisteranno, dubito che questo becco lascerà una traccia profonda nel panorama musicale.
    Ho sempre l'impressione che poi a livelli professionistici si usino sempre quelle 5 o 6 marche.....e non credo sia solo un fatto di poca apertura mentale.
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  12. #27
    Citazione Originariamente Scritto da algola Visualizza Messaggio
    che materiale è? il mio sospetto è che che qui non si inventi niente, ma che si cerchi di usare un materiale "facile" da lavorare CNC per ovvi motivi... però, nel sito si parla di un materiale regolarmente brevettato come blacktech ma controllando sui registri dei brevetti non trovo niente.

    http://www.uibm.gov.it/uibm/dati/Avanzata.aspx

    voi avete qualche notizia in più?

    stafano, quel che hai avuto in mano è un materiale pesante? leggero? cosa ti ricorda, alluminio (facilissimo da lavorare) o leghe più pesanti com titanio, tungsteno (durissimi da lavorare ma non impossibili)

    se invece il brevetto deve essere ancora depositato allora non potrà essere brevettato in quanto la domanda sarebbe successiva alla divulgazione
    mi rispondo da solo... secondo me il materiale usato è il titanio.

    - la colorazione è dovuta alla patina d'ossido che creano con procedimenti che sul sito chiamano "ambiente dielettrico controllato" ovviamente la colorazione o l'ossido non ha niente a che fare con proprietà fisiche o sonore.

    - quando si parla di "tenacità" è proprio l'aggettivo corretto riferito al titanio: è indistruttibile.

    - "difficile da lavorare CNC", è vero ma non impossibile, anzi è più difficile lavorare l'ebanite in CNC (questo è anche dimostrato dal fatto che molto produttori di imboccature usano materiali alternativi e si fa di necessità virtù...)... in poche parole l'ebanite è gomma dura... due parole che con la lavorazione a taglio vanno poco d'accordo... il fatto che sia dura fa si che l'ebanite è facile da rompere durante le lavorazioni... il fatto che sia gomma fa si che quando si scalda si deforma, un bel problema vero? materiali alternativi sono più stabili, ma offrono davvero ciò che il mercato cerca come supposto da tza? forse si... solo il tempo ce lo farà sapere.

    - le caratteristiche di conduzione del suono e del calore sono ottime del titanio...poco usato ma che potrebbe avere sbocchi se il mercato lo recepisce bene.

    - quando si parla di brevetto penso si parli al brevetto sul modo di colorare il titanio

    attendo discussione in merito...
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
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  13. #28
    non me ne intendo tanto, il becco pero' non e' pesante, sicuramente non e'acciaio (ho un absolute che pesa un sacco). E' sicuramente una lega con dei minerali non meglio identificati, a vista e' veramente perfetto un vero gioiellino di una perfezione rara. Binari e ciglio sottili, deve essere sicuramente non difficile da lavorare visto il risultato ottenuto. Non cambierà' sicuramente la storia, ovviamente, ma e' un prodotto veramente eccellente ve lo assicuro. Il costo? Se penso ai Teo Wanne, ai Jody in metallo, ai guardala e compagnia bella, non mi sembra esagerato (non li sto paragonando come caratteristiche sonore ma solo come prodotti d'eccellenza tecnologica). Qualche recensione alla Steve Neff, un paio di endorser famosi (oltre a lui stesso ovviamente) e secondo me il suo spazio se lo può' ritagliare, piccolo o grande che sia
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    tenor sax:

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  14. #29
    Citazione Originariamente Scritto da algola Visualizza Messaggio
    @tza: quello che dici è più he vero... ma vuoi vedere che, magari questo black one piace davvero così tanto da piacere a qualcuno che conta, e... poi lo vogliono tutti e cambia usi e costumi del momento?
    Il vero professionista medio italiano (quello che gira l'Italia suonando... quindi ovviamente non quello che gira solo nella sua regione, credendo di essere...) non è l'archetipo di persona che ha tempo da perdere in queste cose. In Italia questa cosa è risaputa. Un produttore italiano si affaccia su quelli che hanno tempo da perdere (non nell'accezione negativa del termine, eh...) e che hanno soldi.

    Citazione Originariamente Scritto da Bluesax Visualizza Messaggio
    Quindi secondo me, tolti quelli che per "curiosità" lo acquisteranno, dubito che questo becco lascerà una traccia profonda nel panorama musicale.
    Ho sempre l'impressione che poi a livelli professionistici si usino sempre quelle 5 o 6 marche.....e non credo sia solo un fatto di poca apertura mentale.
    Tradizione, gusti personali e necessità... i prodotti moderni che hanno successo, hanno successo perchè fanno le stesse cose che fanno i prodotti "antichi" ma richiedono meno sforzo, meno fantasia (e costano pure meno... di un prodotto "antico").


    Citazione Originariamente Scritto da algola Visualizza Messaggio
    mi rispondo da solo... secondo me il materiale usato è il titanio.
    - la colorazione è dovuta alla patina d'ossido che creano con procedimenti che sul sito chiamano "ambiente dielettrico controllato" ovviamente la colorazione o l'ossido non ha niente a che fare con proprietà fisiche o sonore.
    - quando si parla di "tenacità" è proprio l'aggettivo corretto riferito al titanio: è indistruttibile.
    - "difficile da lavorare CNC", è vero ma non impossibile, anzi è più difficile lavorare l'ebanite in CNC (questo è anche dimostrato dal fatto che molto produttori di imboccature usano materiali alternativi e si fa di necessità virtù...)... in poche parole l'ebanite è gomma dura... due parole che con la lavorazione a taglio vanno poco d'accordo... il fatto che sia dura fa si che l'ebanite è facile da rompere durante le lavorazioni... il fatto che sia gomma fa si che quando si scalda si deforma, un bel problema vero? materiali alternativi sono più stabili, ma offrono davvero ciò che il mercato cerca come supposto da tza? forse si... solo il tempo ce lo farà sapere.
    - le caratteristiche di conduzione del suono e del calore sono ottime del titanio...poco usato ma che potrebbe avere sbocchi se il mercato lo recepisce bene.
    - quando si parla di brevetto penso si parli al brevetto sul modo di colorare il titanio
    attendo discussione in merito...
    Ok che c'è Star Wars al cinema.
    Ma perchè creare un bocchino in titanio... quando volendo hai l'inox: costa una frazione, dove su una geometria semplificabile come un tubo in parete sottile il titanio non ha senso (parlo da un punto di vista meccanico).

    L'ossido di titanio poi non è nero ma è bianco ed esattamente come l'ossido di ferro non tende a rimanare attaccato alla matrice di metallo "vivo" (per non dire "puro", perchè non sarebbe "titanio titanio" ma una lega di titanio).

    In più di 70 anni che si costruiscono bocchini in ebanite, nessuno ha mai avuto problemi, né a tornire né a fresare l'ebanite. E ancora oggi alcuni produttori usano un'ebanite estremamente densa/pesante/dura (=alto contenuto di zolfo).

    Viceversa per lavorare inox (titanio... poi non ne parliamo doh!) devi avere CNC molto più costosi, oltre che inserti molto più duri...



    ----
    Tornando alla realtà: il prodotto ha successo se il produttore raggiunge il break even nei tempi in cui (il produttore) stabilisce. Non credo che qui l'obiettivo sia quello di vendere migliaia di pezzi (né quello di guadagnarsi da vivere solo dai ricavi della vendita dei bocchini...).

  15. #30
    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio

    Ok che c'è Star Wars al cinema.
    Ma perchè creare un bocchino in titanio... quando volendo hai l'inox: costa una frazione, dove su una geometria semplificabile come un tubo in parete sottile il titanio non ha senso (parlo da un punto di vista meccanico).

    L'ossido di titanio poi non è nero ma è bianco ed esattamente come l'ossido di ferro non tende a rimanare attaccato alla matrice di metallo "vivo" (per non dire "puro", perchè non sarebbe "titanio titanio" ma una lega di titanio).

    Il titanio può essere colorato e ciò avviene tramite un processo conosciuto come "ossidazione anodica": la superficie del materiale è ricoperta da un film protettivo di ossido di titanio di pochi nanometri di spessore.

    Tramite l'utilizzo di tecniche elettrolittiche di anodizzazione è possibile aumentare questo spessore ottenendo un'ampia scala di colori di interferenza. non il bianco.

    i produttori di imboccature di ebanite spesso vanno a "stampo"... chi fresare dal pieno è un'altra cosa!
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    Tenore: Selmer Reference 36
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