Portati all'estremo... le differenze che emergono sono "enormi".

Si percepisce che lo Yamaha è "tubo più stretto"... oltre un tot (di suono, volume... brillantezza) non va. Mentre un Mark VI "medio" oltre un tot diventa incontrollabile e quindi diventa realmente divertente.

Rimanendo in zona di comfort le differenze tra Mark VI e altri strumenti sono comunque minime... non del tutto imputabili allo strumento.

(Yamaha come anche Yanagisawa non hanno una meccanica copiata dai Selmer, né Mark VI né figli del Mark VI).