Il Maestro Brutti ha enormemernte ragione sulla "carionevole" cultura musicale di parecchi professori di Conservatorio italiani ed insegnanti di saxofono, in genere infatti, molto di rado si eseguono filologicamente le opere scritte per saxofono; tanti si attengono allo studio puramente tecnico e meccanico dei brani di ripertorio (invito chiunque voglia riflettere su questo argomento a leggere i progrqammi ministeriali di saxofono del vecchio ordinamento). L'aspetto interpretativo e filologico non viene "quasi mai" menzionato. Questo perchè si crede che il saxofono classico non abbia una sua storia ed una sua evoluzione. La realtÃ* è ben diversa in effetti. Abbiamo 150 anni e più di storia alle spalle e siamo musicisti al pari di qualsivoglia altro strumentista. Troppo spesso ce lo dimentichiamo e tendiamo ad essere solo "saxofonisti ricopiatori" e non musicisti. Alcuni docenti (se volete sono pronto a fare anche i nomi) si ostinano ad interpretare e suonare ancora alla Londeix, alla Mule, alla Pincopallino, non avendo maturato neanche essi una maturitÃ* artistico-musicale; quindi tendono a denigrare e indebolire tutti quei ragazzi pronti a crescere artisticamente in maniera autonoma. I suddetti docenti rappresentano un freno allo sviluppo personale del nuovo saxofonista ed un cancro all'apertura mentale che un esecutore dovrebbe avere per diventare un professionista.
Pensate lo stesso Londeix, che in anni passati era fermo a dei canoni rigidissimi di comportamento e di studio che Mule gli aveva infuso, oggi ha cambiato atteggiamento ed è molto più aperto sull'uso del vibrato, delle sonorita e dell'interpretazione; (parlo per esperienza diretta naturalmente).
Spero che molti studenti classici leggano il mio post, sono pronto ad argomentare ogni singola frase che ho scritto perchè credo che in italia nei conservatori si stia facendo il possibile per distruggere al massimo le poche anime artistiche ancora presenti in Italia.

Naturalmente ho generalizzato al massimo e me ne assumo le responsabilitÃ*. Ci sono delle piacevoli ed eminenti eccezioni che mi smentiscono come la registrazione di un grande saxofonista (il più bravo Italia al momento) Insegnante al Conservatorio di Milano, in M° Mario Marzi che proprio come tu proponevi utilizza lo slap come effetto percussivo nel Baiao nelle danze Esotiche. Prova ad ascoltarlo e a rifarti al suo modo di suonare sicuramente originale ed innovativo e avrai sicuramente prova di quanto ho detto. :saputello