Io non sono né un critico, né un musicologo e tantomeno un musicista. Di professione faccio l'impiegato, sono un appassionato di Jazz e uno strumentista dilettante. Questo non mi ha impedito di formarmi delle idee. D'altra parte Arrigo Polillo, che di formazione era avvocato, non ha mai suonato nessuno strumento; e nel campo musicale in generale vi sono stati molti personaggi, non musicisti, che hanno avuto un ruolo importante, penso soprattutto ai produttori. Ma anche a voler rimanere nel campo dei musicisti Jazz, il panorama è veramente vario. C'è chi suonava ad orecchio, chi non sapeva trascrivere, chi non sapeva fare gli arrangiamenti e chi non aveva una grossa tecnica. Sul punto ti rimando a quanto riferito da Marsalis nel suo libro "come il Jazz può cambiarti la vita". Questo non gli ha impedito di diventare grandi protagonisti di questa musica. E' chiaro però, che più doti possiede un musicista e un artista in generale più potente sarà il risultato e il significato della sua opera...
Quindi io direi che si tratta solo di non prendere tutto acriticamente per fantastico ma di cogliere qualche sfumatura in più...

Non mancano d'altra parte nel campo dell'arte "grandissime cagate" passate per capolavori, e forse in questo senso può essere letta la provocazione di Piero Manzoni nei cui escrementi raccolti in un barattolo mi sono imbattuto al C.Pompidou durante la mia vacanza parigina...

N.B. Non ho detto che Coltrane è monotono, l'affermazione era riferita al genere Jazz modale e al minor grado di complessità armonica che esso presenta...

Se poi pensi che C.Baker abbia lo stesso spessore artistico di Miles Davis sei libero di farlo...