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Discussione: concerto Dave Holland e Chris Potter al New morning di Parigi

Visualizzazione Ibrida

  1. #1
    cercavo di affrontare il discorso come musicista e sassofonista.

    per me c'è una certa differenza tra affermare che un musicista o più musicisti non piacciono (per i più svariati motivi e magari per limiti di noi ascoltatori )
    e riferire invece di presunti limiti tecnici nel modo di improvvisare , o nella tecnica strumentale di musicisti di profilo altissimo.

    la fama la fortuna mi interessa poco, il discorso improvvisativo la tecnica strumentale , la musica molto di più.

    personalmente non mi permetterei di criticare neppure Rava per limiti tecnici o limiti nella improvvisazione, che tra i musicisti citati è forse il meno noto, ma
    considerare limitati Baker o Davis o monotono Trane .....non dico altro ma ti invito a riascoltare con attenzione tutti i sopracitati.
    se individui un discorso improvvisativo che non va da nessuna parte , riascoltalo.
    prova a trascrivere cerca di capire quali sono gli accordi sottostanti, cerca di comprendere le relazioni della improvvisazione con la struttura armonica.
    (ci sono moltissime trascrizioni anche su Youtube e se non sei in grado di trascrivere puoi ascoltare e vedere le trascrizioni di altri) .
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  2. #2
    Io non sono né un critico, né un musicologo e tantomeno un musicista. Di professione faccio l'impiegato, sono un appassionato di Jazz e uno strumentista dilettante. Questo non mi ha impedito di formarmi delle idee. D'altra parte Arrigo Polillo, che di formazione era avvocato, non ha mai suonato nessuno strumento; e nel campo musicale in generale vi sono stati molti personaggi, non musicisti, che hanno avuto un ruolo importante, penso soprattutto ai produttori. Ma anche a voler rimanere nel campo dei musicisti Jazz, il panorama è veramente vario. C'è chi suonava ad orecchio, chi non sapeva trascrivere, chi non sapeva fare gli arrangiamenti e chi non aveva una grossa tecnica. Sul punto ti rimando a quanto riferito da Marsalis nel suo libro "come il Jazz può cambiarti la vita". Questo non gli ha impedito di diventare grandi protagonisti di questa musica. E' chiaro però, che più doti possiede un musicista e un artista in generale più potente sarà il risultato e il significato della sua opera...
    Quindi io direi che si tratta solo di non prendere tutto acriticamente per fantastico ma di cogliere qualche sfumatura in più...

    Non mancano d'altra parte nel campo dell'arte "grandissime cagate" passate per capolavori, e forse in questo senso può essere letta la provocazione di Piero Manzoni nei cui escrementi raccolti in un barattolo mi sono imbattuto al C.Pompidou durante la mia vacanza parigina...

    N.B. Non ho detto che Coltrane è monotono, l'affermazione era riferita al genere Jazz modale e al minor grado di complessità armonica che esso presenta...

    Se poi pensi che C.Baker abbia lo stesso spessore artistico di Miles Davis sei libero di farlo...
    sax tenore grassi professional 2000 - berg larsen 105 sms - ance vandoren n. 2

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