Si sicuramente il mercato influenza i gusti, mentre forse dovrebbe essere il contrario!!!! Fra gli italiani attivi a New York c'è l'ottimo Fabio Morgera ad esempio che certo non gode della popolarità di un Bosso...comunque non ho niente contro il mainstream posto che il 90% dei miei dischi sono di jazz anni 50/60 e nemmeno contro l'establishment del jazz italiano!! Circa il festival di Perugia, dove ho vissuto vari anni, che hai più volte citato, a guadare la programmazione direi che la sua epoca d'ora è finita, probabilmente quando hanno dato la direzione artistica al buon Renzo Arbore. Non dimentichiamoci che l'Italia è il paese che ha fatto fuori il più grande clarinettista della storia del jazz, come titola il bel documentario di Meresco su Tony Scott, quello sì ottimo musicista, finito a dormire sotto i ponti...