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Discussione: Becco che mi è piaciuto davvero molto : Phil-Tone

  1. #1

    Becco che mi è piaciuto davvero molto : Phil-Tone

    Oggi ho avuto occasione di suonare con il becco di un amico e devo dire che mi è piaciuto parecchio, è un otto link (credo di quelli "new vintage") modificato da "phil-tone". Io lo conoscevo lui di nome ma non sapevo che girassero dei Link modificati da lui (tipo quelli di doc tenney immagino, per intenderci).

    Bel suono cicciotto e scuro che quando spingi non prende una marea di punta, ma resta grosso (no rollover baffle o come si chiama, che ormai per me è praticamente l'anticristo)

    Qualcuno ha qualche esperienza con phil tone?

  2. #2
    Ciao,

    io non ho alcuna esperienza con i bocchini e, prima di un Phil-Tone, avevo suonato solo con il Selmer S80 D.

    Tuttavia, dopo una lunga ricerca, del tutto teorica, mi sono buttato sul Phil-Tone "The Sapphire". Sono andato alla cieca, mi sono fidato e, per quello che posso dire in base alla mia piccola esperienza, mi è andata di lusso. Sono veramente felice di questo bocchino, come, del resto, del servizio e dell'estrema disponibilità di Phil nel sentire le mie esigenze.

    Rispetto al modello base ho chiesto un pezzo che avesse un suono più caldo.

    Non essendo assolutamente in grado di descrivere minuziosamente questo bocchino, inserisco, qui di seguito, una serie di commenti effettuati da sassofonisti esperti.

    Presentazione
    Lo Sapphire è ispirato all'Era Blue Note del 1960. Il suo design è tratto dai tardi Florida Slants e dai pezzi Early Babbitt. Il pavimento è superiore a quello di un moderno Link e la sua proiezione e il colore è maggiore. Può essere buio e fumoso, ha un ricco e profondo nucleo ed ha il potere di proiettare e tagliare attraverso le diverse situazioni che s'incontrano. Il Sapphire non è mai soffocante ed è molto uniforme attraverso la gamma dello strumento. Con il suo palato ricco e colorato il Phil-Tone Sapphire riempie uno spazio come nessun altro. Il Sapphire, essendo fatto a mano, può essere richiesto più scuro o più brillante, più fumoso o più tagliente. Si tratta di un ottimo all-around.


    Il bocchino è realizzato su prelavorati di gomma dura di alta qualità, dal look vintage, forniti in via esclusiva dalla JJ Babbitt per la produzione di bocchini di alta qualità. Non si tratta dello stesso materiale utilizzato per la produzione Babbitt di serie.


    Costruzione
    Rifinito a mano. Camera larga rotonda e senza ostruzioni, un po’ più piccola dello Slant e di circa l’8/10% più grande di quella di un Early Babbitt. Questo disegno assicura un eccellente nucleo e più proiezione rispetto ad uno Slant. Presenta, inoltre, un deflettore, con rollover, molto basso e di media lunghezza, che degrada dolcemente nella camera. Le pareti laterali sono scavate e il tetto della camera è bello e sottile.


    La fattura è impeccabile, tutte le aree interne sono ben rifinite. I binari laterali e la punta sono di larghezza media e la rampa sotto l’apertura della finestra è ben sottosquadrata. Il rivestimento è ben rifinito e il formato della punta è ottimo per le ance tradizionali. La tavola è perfettamente liscia.


    Il bocchino è realizzato in perfetto equilibrio tra gli elementi che lo compongono: formato della camera, tipo di apertura, lunghezza della finestra, larghezza dei binari, altezza del deflettore.


    Utilizo
    Suona bene e senza problemi, liscio e uniforme, su tutto il registro e con tutti i volumi, dove presenta un eccellente equilibrio e facilità d'uso. Presenta una certa resistenza naturale molto equilibrata, definibile come media, che ricorda quella degli Slant d'epoca. La risposta è ben equilibrata, precisa e veloce, suona e risponde splendidamente anche nella gamma alto e altissimo, dove le note risultano facili da controllare e mantengono un bel suono caldo e grasso. Il suono nella gamma media è molto ricco e centrato, molto lussureggiante in quella bassa. Grande sub-tone. Presenta un fantastico equilibrio tra colore (scuro/brillante) e chiarezza. Può essere suonato con un tono scuro, ma se spinto un po’ ha una buona aderenza e illumina il suono, soprattutto nel registro superiore. Non è mai soffocante e ha più bordo e volume di quanto ci si possa aspettare da un progetto con un deflettore rollover basso. Il bocchino non impone alcun tipo di suono ed è abbastanza flessibile da consentire di modellare il proprio suono. Un buon musicista può ottenere da esso molti suoni diversi, senza preoccuparsi di dovere gestire il bocchino. Il deflettore aiuta a produrre un suono ben definito. Ha un nucleo ben caldo ma anche un buon grado di potenza.


    Lo Sapphire ha una risposta rapida e la capacità di attaccare le note in modo netto e autorevole, il che lo rende particolarmente adatto per ballate, Bop o un concerto jazz tradizionale. La risposta è simile a quella dei vecchi modelli MC Gregory Hollywood (che in realtà erano in resina o plastica) e ai vecchi modelli di gomma dura Brilhart, che non sono così comuni come i Tonalin e Ebolin di plastica.


    Grande facilità d’uso, con suono pieno, grasso, risonante e con la giusta quantità di sfrigolio e resistenza che assicura bordo e profondità. E’ utilizzato in concerto, con grande soddisfazione, da molti professionisti dopo soli pochi minuti di prova.


    Suono
    Si tratta di un bocchino che copre la fascia scura dello spettro e che ha un suono ricco, denso, complesso e profondo, pieno di carattere e di sfumature. Non ha molte alte frequenze nel tono, anche se, se spinto, si può ottenere un bel suono Blue Note vecchio stile. La resistenza media richiede una certa attenzione nell’emissione d’aria, ma se si suona correttamente si otterrà un bel tono rotondo. Il tono non cambia in maniera significativa durante le pause di registro. Questo è un buon segno e non tutti i bocchini hanno questa caratteristica.


    Si tratta, quindi, di un bocchino rivolto a quei musicisti che amano il lato più scuro dello spettro, ma che vogliono un po’ più di chiarezza e la risposta propria dei vecchi bocchini d’annata. Obiettivo, questo, mirabilmente riuscito. Il bocchino costituisce una bella combinazione del meglio che ci è giunto dal passato e dei miglioramenti offerti dal XXI secolo.


    Conclusione
    Si tratta di un grande bocchino, progettato per suonare al meglio il Blue Note degli anni ’60, con la possibilità di spingersi a suonare anche quello classico degli anni ’40 e ’50. Rievoca alla perfezione l’era dei fumosi Jazz Club. In sostanza è molto flessibile nel suo campo d’azione ed è in grado di coprire lo “spettro jazz” che va da Ben Webster a John Coltrane, includendo Dexter Gordon, e lo fa meglio di qualsiasi bocchino con deflettore alto. Suona bene e agevolmente su tutto il registro, con tutti i tipi di sax e con tutti i tipi di ance. Potrebbe trattarsi del miglior rapporto qualità prezzo oggi disponibile per le sue specifiche.

    Spero di essere stato utile.
    Tenor Sax Selmer SA 80 II 1986
    Mouthpieces
    Sigurd Rascher (Wyman) C*; Phil-Tone The Sapphire 7*
    Ligature Absolute
    Reeds Vandoren Traditional 3; Rico La Voz M

  3. #3
    utilissimo, me lo vendi ?

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