E' un argomento delicato, sicuramente nella musica ci vuole molta determinazione, perseveranza, capacità di autocritica, ascolto, concentrazione ed obiettivi da prefissarsi.
"Suonare e vivere di musica, aggiungerei specialmente di jazz è difficile e non tutti possono farlo" citazione di Seamus Blake!
E' verissimo come dice reminore che spesso una crisi di difficoltà puo' (ed uso il condizionale) precedere un salto di qualità.
Io credo che le cose che aiutino di piu' sono:
1 trovare un insegnante bravo non solo strumentalmente, ma bravo a capire cosa ti serve ed a farti studiare in modo da ottenere risultati ottimizzando il tempo.
Uno studio disorganizzato porta solo a perdita di tempo e frustrazione.
2 suonare con gli altri. Vai alle jam session, conosci e suona con altri musicisti, non rimanere solo dentro casa tua a studiare. Devi farlo per poi portare la musica fuori dalla tua stanza e suonare con gli altri!
3 Datti degli obiettivi e confrontati con gli altri, senza il confronto non saprai mai il tuo reale livello, e poi il confronto di obbliga a studiare ed a tenerti in forma.Se non suoni mai dal vivo perdi questo "smalto".
In questo senso io posso dirti che una cosa che mi ha dato veramente molto è stato riuscire a fare un disco insieme a Max Ionata.
Confrontarsi con un tenorista di quel livello ed anche aver avuto le note di copertina scritte da Emanuele Cisi mi ha dato molto. (se puo' interessati trovi il disco su spotify , si intitola "crossthing" - Fabrizio D'Alisera)
Con questo non voglio assolutamente dare l'idea di presunzione, la strada è ancora lunga, ritengo di avere moltissimo da imparare e non sono mai completamente soddisfatto di me stesso.
Voglio semplicemente dire che prefissarsi un obiettivo e raggiungerlo è un passo, ma poi c'è un altro obiettivo.
Nella musica bisogna sempre accettare di sentire ogni giorno di dover imparare, è una lotta, una dura lotta tutti i giorni ed in questo possono e devono esserci momenti buoni e momenti difficili, e non tutti riescono ad accettarlo, non c'è spazio per la pigrizia.
Non per niente sapessi quanta gente conosco che ha smesso di suonare o di studiare, che per me è lo stesso!