Grazie del consiglio, Gianpiero.

Oggi ho ripreso in mano anche il contralto. Faticaccia anche lì. Il becco è di quelli facili facili (il classico Selmer S80 C*), l'ancia morbida (Vandoren Blu 2,5). Ma prendere le note che scendono dal Do# al Sìb basso è stata un'impresa. Ci sono riuscito, e senza grandi risultati, solo allentando molto l'imboccatura, spingendo tanta aria, e con un suono proprio "slabbrato".

Non so se sia un problema di chiavi che non chiudono, di tamponi che soffrono il poco uso. Le stesse posizioni usate per suonare le note all'ottava superiore funzionano benissimo. Ma quelle basse sono note che non riesco a "cantare", sono fuori registro per la mia voce. Probabilmente mi sono difficili anche per questo. Le immagino senza sentirle fisicamente.

Le altre note sono andate bene, molto bene. Vengono fuori chiare, pulite, piene, incisive. Sul contralto sono facili anche quelle del castelletto a sinistra. Non ho avuto problemi nemmeno con il Mi della terza ottava preso in arpeggio.

Ho ritrovato il bel suono pastoso del mio sax contralto, che mi dispiace sempre più suonare così poco spesso. Il soprano sarà dolce e malinconico, ma il contralto è decisamente sensuale. Quasi quasi comincio ad alternarli.

Paolo