Un inferno, una bolgia dantesca, credimi. Sassofonisti seminudi che si credono novelli Coltrane che la notte, invece di riposarsi dopo l'impegnativa masterclass diurna o ripassare diligentemente gli accordi di settima diminuita che non hanno capito durante le lezioni, si mettono a girovagare come anime in pena per l'ostello e a soffiare a tutto spiano nei loro tubi sparando note a caso e generando cacofonie tali al cui confronto Free Jazz di Coleman sembra una ninna nanna per bambini.
Uomo avvisato ...![]()