Ho qualche dubbio sullo studio delle scale minori. Non che non abbia presenti le scale minori (naturale, melodica, armonica), modali (dorica, eolia/naturale, frigia, locria) le varie diminuite ecc.
È che non so a quale dare la precedenza. In ambito classico vedo che si studiano melodica ascendente e armonica, per cui la naturale viene incorporata nella melodica. Nel jazz assoluta priorità alla dorica.
Che faccio? Premetto che per un mio ordine personale, mi viene naturale ragionare per numero di alterazioni in questo senso:
- melodica (b3)
- armonica (b3, b6)
- dorica (b3, b7)
- naturale/eolia (b3, b6, b7)
- frigia (b2, b3, b6, b7) ecc ecc
È un ordine mio perché mi fa aggiungere un'alterazione per volta, senza stravolgermi troppo.
Però se per esempio io studio l'armonica quando mai la utilizzo? Ha più senso studiare prima la dorica. E studiare semplicemente la minore naturale a sé? Conviene studiare per prima una scala minore di base su cui andrò piano piano a variare i gradi, uno per volta?
Premetto che oltre all'aver suonato tutte le melodiche ascendenti e le armoniche LEGGENDO lo spartito, non mi sono mai messo a studiare approfonditamente le scale minori col sax. Per questo vorrei sapere come partire e impararle a memoria.