Perché stupore?
Se non capisco un arpeggio di nona diretto, lo capisco per terze sovrapposte o per memoria meccanica o che altro. Giro intorno al problema e lo guardo da punti differenti. Che c'è di strano?
Infatti... leggendo il post mi e' tornata in mente una riunione di lavoro di molti anni fa, in cui durante una discussione piuttosto accesa (ma sempre amichevole), uno dei partecipanti, dopo aver provato innumerevoli argomentazioni per sostenere il proprio punto di vista, si rivolse alla controparte con una frase che, all'epoca, non conosceva nessuno: "aho in c. te c'entra ma in testa no!" Abbiamo riso per settimane
Oggi tutto questo e' ormai accademia
http://accademiaromanaccia.blogspot....-testa-no.html
Segretario Mark VI Society
Non e' importante dire sempre tutto quello in cui credi, ma e' importante credere sempre in tutto quello che dici
O.T.
Più o meno si dice anche qui ("è più facile mettertelo in xxxx che in testa").
Il concetto è lo stesso, sottintendendo che mai l'interlocutore accetterebbe tale "spiacevole" azione.
Ovviamente siamo in O.T., quindi non è riferito all'argomento oggetto della discussione ma ad un modo di dire.
Ahahahahah l'ho capita adesso
Il bello è che io che sono così malizioso manco ci ho pensato.
Allora precisiamo: "altra parte" sempre della testa. Vorrei evitare bruciori strani![]()
per tornare it è possibile che tu abbia una buona conoscenza degli accordi con la chitarra e quindi ti ritrovi questa tecnica con il sax .
il testo citato ha un ulteriore utilità .
gli esercizi sono pensati per far memorizzare anche le progressioni . per quarte mezzi toni ecc..
ribadisco che lo studio mnemonico è meno utile di uno studio consapevole:
ogni nota che stai suonando sai esattamente che funzione ha .
questo ti servirà in seguito per la costruzione delle tue frasi.
sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis
ancia di plasticazza (bari) m
Credo che la difficoltà arriverà quando dovrò improvvisare e non userò più schemi fissi. Se devo trovare la nona devo conoscerla. Non posso arrivarci sempre gradualmente con l'arpeggio. Purtroppo queste cose le affronterò in corso d'opera. Non è facile fare già tutto ora. Finché non mi trovo davanti al problema, non riesco.
un lavoro utile, anzi fondamentale è lo studio degli intervalli, se si padroneggiano gli intervalli, sullo strumento e sull'ORECCHIO sei un pezzo avanti.
Qualche anno fa avevo un software di cui non ricordo il nome, molto bello, di Ear training. Avevo cominciato a fare gli esercizi nella prima ottava poi ho mollato perché mi veniva il nervoso. Però davvero ottimi esercizi, utilissimi.
Ho un aneddoto OT (ma forse nemmeno troppo) su uno scambio che pare sia avvenuto ad un seminario tenuto da Pat Metheny.
Allievo - Pat, ma tu quando improvvisi su quali scale ti muovi?
Pat - uhm, non lo so: tu quando parli che parole adoperi?
Tenore Selmer Mark VI
Alto Cannonball Big Bell Stone Series
Soprano Yamaha YSS 675
Wind Control. Yamaha WX5
My Music Blog: http://jazzsounddevelopment.blogspot.com/
Sax On The Tube: http://saxonthetube.blogspot.it/
Perfettamente d'accordo, se già sei esperto sugli intervalli spero vorrai dedicare la lettura di questo mio articolo e darmi un tuo parere spassionato. Si tratta di un esercizio che misi su qualche tempo fa per alcuni studenti di un corso di Ear Training. L'articolo lo trovi qui .
Alessandro
Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 registrati e 1 ospiti)