Credo di aver capito che il jazz è assolutamente quello su cui voglio concentrarmi, e che la classica sia un piacevole diletto ma non il centro dei miei studi. Questo non toglie che a inizio sessione di studio io faccia sempre dopo le note lunghe, il Klosè o il Giampieri, anzi a volte mi ci perdo per due ore perché non riesco a staccarmene, ma male non fa di certo. Ripeto, è uno svago mio personale e ci sono legato per motivi affettivi. Ma al di là della semplice esecuzione dei pezzi che mi diverte e mi scalda bene, non mi concentro su un impostazione classica. Al contrario, quando passo al Coker o all'Aebersold, cerco di essere più consapevole di un insieme di fattori diversi che mi portino a sviluppare un suono e un fraseggio rigorosamente jazzistico. Almeno ci provo.
Al momento sono autodidatta per cui niente consigli di un maestro. Come dicevo altrove, probabilmente farò un ciclo di lezioni per rifinire alcuni aspetti prettamente sassofonistici per me che vengo dalla chitarra, ma non ho intenzione di frequentare regolarmente un maestro. Maestro che comunque ho già avuto in passato.
Tutto ciò che ho detto sopra sarà chiaramente rivisto giorno dopo giorno attraverso la pratica. Se fra un anno mi stanco del jazz e decido di dedicarmi alla classica allora sarà un'altra storia.