Riguardo l'idea dietro "l'insoddisfazione"....a me invece sembra esattamente l'opposto...tipo di ragionamento: "ho speso cosi' tanto per il mio sax...adesso LO DEVO suonare per forza!! logico? No!...perche' l'apprendere non deve essere forzato...meglio andarci leggeri.
Molto importante invece e' darsi dei traguardi - degli incentivi periodici - dopo un anno arriva un sax nuovo - ecco un nuovo stimolo...se uno si compra un Selmer dall'inizio che gusto c'e'? A parte il fatto che non sapra' apprezzarlo perche' non ha parametri di comparazione...e non li avra' mai perche' non puo' comprarsi un Roy Benson dopo un Selmer!...quindi rimarra' ignorante su certi aspetti della sua esperienza sax.
C'e' poco da rischiare con i sax cinesi odierni - sono tutti ottimi per principianti e intermediari...solo chi non li ha mai provati li critica: do' qualche nome giusto di quelli che ho attualmente (o che ho provato) come indicazione (non li vendo e nessuno mi paga per pubblicizzarli):
Gear4Music - il soprano ha una buona reputazione (anche da parte di professionisti) molto popolare in Gran Bretagna
Venus contralto - questa marca e' presente da molti anni sul mercato britannico e americano - il Venus contralto e' stato il mio primo sax (da quando ho ripreso a suonare nel 2007) va ancora che e' una meraviglia - nessun problema meccanico, i cuscinetti non li ho mai cambiati - il lacquer nero si e' gradualmente dissipato qua e la' ma questo succede anche con sax professionali. Leggete i commenti in inglese su un noto forum americano...il soprano in particolare e' molto apprezzato.
Cranes tenore....poco pubblicizzati, ma sul mercato britannico da molti anni - meccanica fluida e decisa...quasi come il mio Yanagisawa 901 - il suono e' anche molto simile allo Yani (la differenza di prezzo - quasi 10 volte tanto: non e' giustificata...)
Cito altre marche affermate come: Walstein, Taishan, Fortissimo....sembra che le marche importate in Italia (Roy Benson ed altro) abbiano le stesse caratteristiche...e sono nomi presenti da anni (questo e' un buon punto di partenza e di garanzia).
Ci sono molti Borgani, Grassi ed altri nostrani di secondamano affordabilissimi - tutti degni di nota che possono essere rivenduti senza tante perdite (contrariamente ai sax cinesi)...
Faccio notare che ho altri sax molto piu' blasonati...inclusi vari vintage...insomma ho una buona idea.
Un sax da 300-400 euro e' piu' che sufficiente....casomai, sarebbe meglio spendere 150-300 euro per vari becchi (piu' di uno sarebbe meglio).