Bella la determinazione!
Il soprano non è di per sé uno strumento "stridulo, acido, gracchiante". Dipende molto da come lo si suona. Paul Winter suona uno degli strumenti più nasali, forse "aciduli" – un Selmer Mark VI – e ne esalta le qualità oboistiche, molto dolci, molto malinconiche, un po' arcaiche. Credo di essere riuscito anch'io a far suonare nasale, ma non stridulo, un bel Mark VI.
I soprano giapponesi (Yamaha, Yanagisawa) cercano di essere "puri", di suonare meno oboistici. Il suono giapponese è in genere algido, ma magari mi formo quest'impressione perché questi strumenti vengono preferiti da musicisti che mirano ad un suono "puro" (magari seguendo le orme di Wayne Shorter, uno dei primi a suonare uno Yamaha).
L'SX90 di Keilwerth ha un suono forte, che va nella direzione della tromba più che dell'oboe. Lo puoi ascoltare suonato da Liebman, che è un po' il suo profeta.
Anche Borgani ha un suono più pieno di un soprano classico, molto tendente al suono degli ottoni. Il loro modello in oro rosa tende al flautistico: un suono elegante, puro, distantissimo dall'oboe, difficile da raffrontare a strumenti noti. Nel loro sito c'è qualche esempio. Non so chi suoni quel modello specifico. Nel loro sito puoi trovare un elenco di musicisti che usano gli altri modelli.
Una grande dimostrazione di come suoni Rampone e Cazzani è nelle registrazioni recenti di David Brutti. Sentirai un suono dolce ed elegante, che però so anche essere potente. Sono qualità che appartengono certamente al musicista, ma che si trasferiscono anche in uno strumento di cui il Brutti è in parte ispiratore.
La meccanica dello strumento tedesco e degli italiani è piuttosto massiccia. Quella dei giapponesi è un po' più scorrevole. Soprano Selmer recenti non ne ho provati, ma i classici erano estremamente leggeri e scorrevoli. Credo ci si possa adattare alle tastiere moderne con facilità (io suono un sax italiano e ne ho uno di ispirazione giapponese; ho dita corte ma manacce pesanti, e non ho avuto problemi con la meccanica più resistente; anzi, mi piace molto di più).
Paolo