Vero,il legno si muove sempre,anche dopo cent'anni e,quindi,anche si deforma,però ha un suo suono particolare:sul mio clarinetto monto sempre un becco Pomarico d'ebano e,da più di dieci anni,non è mai successo niente,né crepe né scheggiature,però è un oggetto piccolo e molto più corto di un chiver da sax alto...col tempo saprai se reggerà(speriamo bene). Per quel che riguarda la stabilizzazione di un legno,mi vien da pensare al compensato marino che come tale dovrebbe essere resistente all'umidità ma,se non costantemente mantenuto,marcisce e si sfoglia come un giornaletto. Il produttore di questo collo suggerisce una manutenzione o tutto è affidato all'iniziativa del cliente? Gli strumenti d'ebano che ho li tratto una volta ogni tanto con olio,ma nessuno ha mai saputo (voluto?) dirmi se questo comportamento è corretto oppure bisogna fare altro...boh!?
Da ultimo rispondo al tuo quesito: conosco questi colli ma dal vero non ne ho mai visto nessuno né ho mai sentito suonare alternativamente con l'ottone e col legno,quindi non saprei proprio ma son certo che una differenza la faccia anche il materiale anche se da più parti si sostiene che conta solo la forma essendo il materiale ininfluente (!).
il nero