Questo argomento esce sempre in tutti i thread, ho pensato fosse il caso prima di creare un topic apposta in modo da evitare di scrivere all'infinito la stessa cosa :lol:
Riassumo il mio pensiero : per me la classica è un requisito fondamentale per ogni genere musicale, allo stesso modo come l'aritmetica è un requisito dell'analisi matematica e l'analisi matematica è indispensabile per la fisica non elementare. Il mio punto di vista è che semplicemente in tutte le cose si deve procedere per gradi, o livelli, facendo attenzione a non saltare qualcosa per l'eccessiva fretta.
Perchè dico che la classica è un prerequisito? Perchè richiede uno studio quasi maniacale sia della tecnica che dell'espressione, ti obbliga a spingere al limite il tuo rapporto con lo strumento finchè non sai esattamente cosa ci puoi fare, e come.
Ti obbliga a studiare la teoria delle scale (non si può applicare qualcosa che non si conosce), ti obbliga ad affrontare le difficoltÃ* che incontri dovendo suonare esattamente quello che trovi sullo spartito (dove esattamente vuol dire rispettando non solo le note scritte, ma anche il tempo e le dinamiche). Ti obbliga a migliorare le tue capacitÃ* di lettura della musica, richiede uno studio costante nel tempo.
Attenzione, non sminuisco il jazz e gli altri generi : dico in tutta onestÃ* che io non sono in grado di fare jazz. Non ne conosco la teoria, men che meno le pratiche. Non apprezzo il growl, non mi piace l'abuso dei sovracuti. Quello che so è che quando avrò raggiungo un livello almeno dignitoso di padronanza dello strumento eventualmente valuterò se lanciarmi o meno nello studio di quest'altro genere.
Non stimo particolarmente i ragazzi che ogni tanto vedo in giro, che passano ore a fare improvvisazione jazz e poi non sanno leggere uno spartito di media difficoltÃ*..o che conoscono 103 modi per fare i sovacuti e poi non sanno fare due note intonate e suonano solo fortissimo. Per non parlare poi dello staccato di alcuni diciottenni che si spacciano per sassofonisti, che mettono in vibrazione l'acia con tutto tranne che con la lingua (se non fosse che scadrei nel volgare, direi che suonano con il loro lato B).
Non escludo a priori che si possa fare jazz da subito, appena comprato lo strumento, anche se escludo che il jazz possa fare da prerequisito per altri generi. Sarebbe come se una persona digiuna di matematica decidesse di studiare per i fatti suoi economia (ovvero non in universitÃ*) : man mano che trova un concetto matematico lo studia, ma questo non lo rende in grado poi di studiare la fisica moderna.
Stessa cosa vale per chi decide di fare jazz da zero : man mano che trova un prerequisito dalla musica classica se lo studia. Lo svantaggio è che in questo modo come lo studente di economia del mio esempio si trova con delle lacune di matematica, così lo studente di jazz DEL MIO ESEMPIO si trova con delle lacune nella tecnica di base.
Può conviverci benissimo, basta esserne consapevole.
My Two Cents.