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Discussione: La sessione di studio ideale

  1. #16

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    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    Ah...ok grazie del consiglio a entrambi :bravo: ...il metronomo a quarti o ottavi in questi esercizi?
    E' indifferente, l'importante è riuscire a seguire correttamente il ritmo. Parti con il quarto a 60 e sali fin dove riesci ad arrivare.
    Citazione Originariamente Scritto da Ctrl_alt_canc
    eppoi io i sovracuti li uso sul serio nei soli (magari una o due note),non per fare il galletto :azzangel
    E questa è la riprova che non mi riferivo a te! :lol:

    ;)
    Soprano: Selmer Serie III - Borgani Jubilee Vintage - Vandoren & Bari mpc
    Alto: Borgani Jubilee Silver - Jody Jazz HR* - Selmer Soloist
    Tenore: Selmer Mark VI - Jody Jazz MPC

  2. #17

    Re: La sessione di studio ideale

    il metrono a 60 è da spararsi sulle palle :lol: (sono molto ripetitivi e meccanici)

    ok,vado fino a dove riesco ^^
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  3. #18

    Re: La sessione di studio ideale

    Il mio esercizio?
    1 ora di note lunghe con l'alto (non scherzo!)....................
    E poi "duo" di bob mintzer sul tenore finchè non mi ricordo di avere un esame, e che invece di scappare in america a buttarmi nel Jazz...........sn rimasto qua a sperare nel diploma :lol: :lol: :lol: (gli occhi dell'emoticon non rendono bene l'estremo grottesco di questa risata!)
    TS: Conn 16M H295xx, Rico Metalite M7, Vandoren ZZ 3
    CL: Evette-Schaeffer
    FL: Jupiter 611R-II

  4. #19

    Re: La sessione di studio ideale

    Quando ci riesco il mio programma di studio è il seguente:

    1- Riscaldamento con scala cromatica, fatta lentamente, note lunghe e con variazione di dinamica (da poco ho cominciato a scaldarmi anche usando solo il bocchino).
    2- armonici (per l'immensa gioia dei miei vicini :D )
    3- scale (maggiori, minori e di settima) ed accordi per semitoni, quarte e quinte, cercando di trovare ogni volta una figurazione ritmica differente...
    4- Prendo l'Omnibook di Parker e cerco di imparare uno o due pattern in tutte le tonalitÃ*
    5- Quindi metto un disco (non a volume alto) e cerco di suonare su quello, magari cercando di capire che note/scale vengono usati ed in quali punti (in questa fase faccio anche qualche piccola trascrizione)
    6- A questo punto suono: scelgo un pezzo, prendo il metronomo, e comincio a suonare: niente base, solo io e il metronomo
    7- In caso di estrema frustrazione per gli insuccessi dello studio , metto gli Aebersold e comincio a suonare finchè non mi sparano :yeah!)
    Tenore Conn CHu Berry (1929)
    Brilhart Ebolin - Rico Jazz 3m

    Da grande voglio fare il pancherocher

  5. #20
    Visitatore

    Re: La sessione di studio ideale

    seguo il metodo di modernbigband, che è anche il metodo del mio maestro.

    Note lunghe (però faccio 15 minuti, non mezz'ora), scala cromatica lenta, aumentando sempre un po' la velocitÃ*. Se sbaglio torno a farla lenta. Legata e staccata, partendo da punti diversi etc.
    Poi passo alle scale maggiori per semitoni o circolo delle quinte. Giro armonico. Scale minori naturali, melodiche e armoniche. Scale di settima (misolidie? non ricordo).
    Arpeggi maggiori, minori e di settima.
    Giampieri, l'esercizio assegnato (mi ci vuole una settimana di studio, di solito, per assimilarlo. Poi a lezione lo sbaglio :lol: )
    Se ho ancora tempo "gioco" con gli aebersold, o con qualche brano che mi piace e che provo a trascrivere.
    Se invece il tempo è poco divido gli esercizi in due giorni...
    A questo dovrei aggiungere un po' di solfeggio ed hear training... magari la sera, devo ancora organizzarmi

    E' un anno e mezzo che studio, quindi per ora non so fare altri impicci ;) e cerco di consolidare bene quello che ho imparato fino ad ora. Il mio insegnante è della scuola di modernbigband, non mi insegna cose per le quali non sono pronta

  6. #21

    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da Oisax
    seguo il metodo di modernbigband, che è anche il metodo del mio maestro.

    [CUT]

    Il mio insegnante è della scuola di modernbigband, non mi insegna cose per le quali non sono pronta
    Sono gli insegnanti migliori :saputello
    Vox clamantis in deserto :saputello !!
    Selmer Lover

  7. #22

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    Re: La sessione di studio ideale

    la mia routine di lavoro (perchè oltre a suonare, lavoro e ho una famiglia, quindi sono questi due impegni che dettano la routine e non viceversa...) è la seguente:

    Tempo totale: da mezz'ora ad un'ora, non tutti i giorni. Se va di lusso, sabato e domenica anche un'ora e mezza....
    Tipico studio da mezz'ora: ("sveltina")
    1) Note lunghe con dinamiche (5 minuti); Armonici (per ora fino al Do) (5 minuti)
    2) scale: o un giro di Quinte (ciascuna scala ascendente e discendente, sull'estensione massima) o per semitoni (tipo DoM ascendente, Do#Mdiscendente, ReM ascendente ecc.); oppure una sola scala con routine completa (scala su tutta l'estensione, poi per terzine, poi per quartine, poi intervalli di terza, poi accordi, poi scale minori, poi scala pentatonica, poi scala blues) (5-10 minuti)
    3) Studio di un pezzo di classica (Bach o altro) o esercizi del Klose, oppure
    4) Studio di un pezzo con base, con improvvisazione e un pò di studio armonico del brano (dove arrivo)

    Per il "rapporto completo" da un'ora o un'ora e mezza, raddoppio all'incirca i tempi di tutto, ma comunque cerco di fare un break dopo mezz'ora per riposare le orecchie (dei figli, moglie e vicini).

    Dimenticavo, studio da un anno e mezzo, e il mio obiettivo non è arrivare a diventare un musicista, ma divertirmi con quello che faccio, per cui...se qualche volta salto i "preliminari" (scale, o note lunghe) e passo al divertente, non mi colpevolizzo troppo.
    Gran Guida Spirituale della Setta dei Martin

    Sax Alto:
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    Sax soprano:
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    Bari HR 66

  8. #23

    Re: La sessione di studio ideale

    accidenti abitiamo pure vicini :lol: quando vuoi fare un duetto o una band chiamami :ghigno:
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  9. #24

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    Re: La sessione di studio ideale

    ho visto, purtroppo ancora un mese e il lavoro mi porterÃ* lontano lontano, in Irlanda...a Belfast. Sto giÃ* cercando un maestro e/o una band per suonare lassù.
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  10. #25

    Re: La sessione di studio ideale

    D'ho! :muro(((( e vabbè,buon lavoro e buono studio :ghigno:
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  11. #26

    Re: La sessione di studio ideale

    Aggiorno il mio programma di studio vÃ*...che il primo post che feci fa un po' ridere...premesso che il tempo di studio "ufficiale" è un ora,trascurando quindi che durante il giorno prendo il sax,mi metto allo specchio e suono,questo è la suddivisione oraria.

    Premetto anche che uso un timer da forno per tenere gli orari,più che altro per non fare meno tempo di quanto stabilito...tantè che spesso sforo di un bel po',in ogni sezione di esercitazione...si,anche nella parte di scale...(le minori armoniche sono una goduria per l'improvvisazione estemporanea)

    -10 minuti: una nota lunga per vedere se suona e,scelta la "scala del giorno" parto con i vari esercizi di riscaldamento su di essa,triadi,gradi congiunti,accordi (tutti,maggiori,minori,settima,semidiminuita).
    -10 minuti: tecnica. Uso il pata workbook per potenziare la velocitÃ* di lettura,e di diteggiatura (visto che sono abbastanza strani i salti che ti costringono a fare sti esercizi..e poi sono migliaia,non li finirò mai XD) ovviamente questi,con metronomo.
    -10 minuti: lettura di uno "jazz skatch",di Niehaus. No metronomo,al massimo la prima volta.
    -10 minuti: Lettura del brano di Intermediate Jazz Conception di jim snidero...con base e senza base.
    -10 minuti: (talvolta postpongo sta parte,ma è utile per riposarsi..) Mi metto al piano e costruisco accordi,leggo accordi,canto le note del piano,e esercizi di questo genere.
    10 minuti: Lavoro sull'aebersold II V7 I con CD,memorizzo,ascolto,suono.
    -Ad lib: Divertimento. In genere comprende improvvisazione sui brani che mi piacciono al momento,oppure seguire qualche standard....talvolta perdo 20 ore per sistemare l'impianto di registrazione perchè il suono fa pena :lol: ma quello sono io.
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  12. #27

    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da Nous
    Ciao a tutti, stasera alla fine della mia sessione di studio mi è venuta una curiositÃ*, ovvero sapere secondo voi come deve essere una sessione di studio per essere ottimale. E' ovvio che un professionista probabilmente dedicherÃ* allo strumento 4 ore al giorno mentre un dilettante magari una a settimana, ma in generale come dividete il tempo dedicato allo studio?

    Per intenderci, fate sempre esercizi tecnici mirati (ad esempio sullo staccato) magari a rotazione, fate sempre le scale (se sì, tutte?), fate sempre esercizi su metodi più o meno complicati (Giampieri, Orsi, Mule,...) e in caso affermativo utilizzate un solo metodo alla volta oppure attingete a più metodi in parallelo, suonate sempre dei pezzi classici, suonate sempre standard jazz, ... eccetera eccetera
    Riporto questo elenco che è stato trattato tra l'altro durante la mia ultima masterclass a Vicenza. E' una routine ordinaria che tocca praticamente tutti gli aspetti relativi alla tecnica di base. Non metto i minutaggi poichè sono molto soggettivi e soprattutto perchè, quando si possiede un buon controllo, tali esercizi saranno piuttosto rapidi (un paio di ore al massimo)

    Preliminare: qualche nota e scala col bocchino soltanto

    1- scala cromatica legata e staccata dal Sib grave al Fa-Fa# per chi ce l'ha. Per gli utenti di livello superiore, scala cromatica dal Sib grave al Re sovracuto (chi ce la fa anche più in alto);
    2- note lunghe e suoni filati (<>) possibilmente toccando i vari range dello strumento. Ad es.: 2-3 note lughe-filate nel registro grave, 2-3 nel registro medio senza portavoce, 2-3 nel registro medio con portavoce, 2-3 del registro acuto, 2-3 del registro sovracuto etc...
    3- note lunghe su dinamiche "a terrazze": prendere una nota e suonarla varie volte coprendo il range dinamico totale (fff ff f mf mp p pp ppp)
    4- esercizi di intonazione su bordone: su pedale suonato da uno strumento elettronico (tastiera, computer etc...) eseguire arpeggi che coprano tutta l'estensione intonando nota per nota fino ad ottenere degli intervalli perfetti e senza battimenti. Quando si avrÃ* una buona sicurezza nell'intonazione eseguire l'arpeggio in velocitÃ* legato e staccato varie volte;
    5- tutte le scale maggiori e minori procedendo cromaticamente (sconsiglio di procedere per aggiunta di alterazione in quanto ci si abitua a dare prioritÃ* ad alcune scale rispetto ad altre), per grado congiunto, terze e quarte su articolazione della serie A e B del metodo "les gammes" del londeix;
    6- esercizio del Rascher sull'omogeneitÃ* di suono (la scala cromatica spezzata lentissima e legata, vedi metodo Top Tones);
    7- esercizi sugli armonici (vedi sopra);
    8- quello che ti pare...

    Sconsiglio quasi tutti i testi di studi che molto spesso trattano in modo parziale gli argomenti soffermandosi principalemente sulla velocitÃ* digitale trascurando tutto il resto.
    Ecco un elenco di buoni libri di studi:

    Ferling - 48 studi per oboe, fatti saltando da una tonalitÃ* all'altra: il testo presenta gli studi partendo da do maggiore e proseguendo per aggiunta di alterazione. Se uno li studia "saltando" (ad es 1e 2 poi 47-48, 3 e 4, 45-46) si otterranno molti benefici e ci si svincolerÃ* dal considerare alcune tonalitÃ* "facili" rispetto ad altre;
    Mule - Etudes variées (come sopra)
    Londeix - Nouvelles Etude Variées (simili a quelli del mule ma con sovracuti)
    Ch Koechlin - Etudes (con pianoforte, ottimi per il suono e per l'intonazione)
    Senon - 16 etudes
    Passi orchestrali (molto più utili di qualsiasi metodo...)
    Dal sopranino al baritono R&C
    http://www.davidbrutti.com

  13. #28

    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    ...al Re sovracuto (chi ce la fa anche più in alto)...
    Sol quarta ottava! :yeah!) Grazie Sigurd.
    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    ...note lunghe su dinamiche "a terrazze": prendere una nota e suonarla varie volte coprendo il range dinamico totale (fff ff f mf mp p pp ppp)
    Ecco, conviene fare come per le note lunghe, cioè su tutto il range dello strumento? O è lo stesso se prendo anche solo una nota del registro medio oggi, una del basso domani ecc...?
    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    Ferling - 48 studi per oboe
    Ma va bene anche quello per oboe o c'è anche riveduto esplicitamente per sax (come il Salviani, per capirci...)?
    Citazione Originariamente Scritto da davidbrutti
    Passi orchestrali (molto più utili di qualsiasi metodo...)
    Uhm... Potresti fare un esempio? Intendi parti da solista o da accompagnatore...? Mah?...


    Adoro le domande cumulative... Rendono le persone nervose! :>
    Alto Grassi Prestige
    STM 8* met, Rico 8
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    V16 5, Rico d'ogni tipo 4

    °Smokin' sax all life long just leaves you bad cough and a mad Blues thirst...°

  14. #29

    Re: La sessione di studio ideale

    Citazione Originariamente Scritto da Il Fumatore di Sax
    Ecco, conviene fare come per le note lunghe, cioè su tutto il range dello strumento? O è lo stesso se prendo anche solo una nota del registro medio oggi, una del basso domani ecc...?
    No: scegli una nota e la fai varie volte su tutte le dinamiche facendo attenzione a non variare il volume all'interno della nota.
    Poi se vuoi puoi ripetere l'esercizio su altre note, tuttavia per ottenere dei buoni risultati su una nota soltanto bisogna passarci del tempo...

    Citazione Originariamente Scritto da Il Fumatore di Sax
    Ma va bene anche quello per oboe o c'è anche riveduto esplicitamente per sax (come il Salviani, per capirci...)?
    Si anche se l'edizione per sax è stata completata fino a coprire tutte le toalitÃ* (anche quelli enarmoniche ad es.: do#-reb) e pertanto conta 60 studi. La versione per oboe è ugualmente interessantissima.

    Citazione Originariamente Scritto da Il Fumatore di Sax
    Uhm... Potresti fare un esempio? Intendi parti da solista o da accompagnatore...? Mah?...
    Per libri di passi orchestrali si intendono quei testi nei quali sono raccolti celebri soli di sassofono o parti difficili tratte da brani sinfonici e operistici. Un esempio?
    L'arlesiana di bizet,
    L'ebony concerto di Stravinsky
    Il Bolero di Ravel e moltissimi altri autori, quasi tutti di grosso calibro che hanno utilizzato il sax in orchestra Sinfonica
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    http://www.davidbrutti.com

  15. #30

    Re: La sessione di studio ideale

    Wow, grazie David! Dalla prossima settimana provo la tua "scaletta", vediamo se riesco! :D
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