quando hai una tecnica di emissione ben consolidata puoi fare quello che ti pare.
proprio recentemente rileggevo un articolo di quello che per me è stato il più grande esperto J. Allard. in merito al modo di imboccare alla masticazione ecc..
i suoi allievi sono stati Berg Brecker Liebman Garzone ecc..

non bisogna confondere il concetto di flessibilità con il diverso aspetto di stretta eccessiva.

il principio comune a tutti i sassofonisti (nessuno esente ) dico tutti tutti dal più grande al più piccino è che se mentre suoni muovi la mandibola crei una disomogeneità.

è chiaro però che se lo fa Brecker che ha una emissione capace di supportare 6 ottave noi lo percepiamo come un modo di fraseggiare e probabilmente neanche sentiamo niente.
se lo fa Tonolo che controlla con l'emissione ben oltre il registro ordinario del sax sostanzialmente la disomogeneità la sentiamo alla stessa maniera cioè in maniera quasi nulla e comunque sempre funzionale al fraseggio.

questo succede perchè i sassofonisti con una emissione consolidata riescono a far lavorare l'apparato della laringe mascherando se lo desiderano le disomogeneità prodotte con il labbro.

per un principiante invece il muovere la mandibola corrisponde anche una stretta eccessiva che lo fa allontanare dalla omogeneità di suono (come per tutti) e cosa più grave neanche se ne rende conto.
questo perchè non ha una emissione ed un controllo sul''apparato della laringe che lo supporta
comincia a controllare il suono con il metodo mordi più o meno e questo è quello che definisco il purgatorio sassofonistico.

la tecnica spiegata da C Collins ti da la misura della emissione e della tua flessibilità.
questo studio lo puoi fare se già hai una impostazione ed una tecnica sassofonistica consolidata.
prendi una nota il mi bemolle con il portavoce.
con le dita sali di mezo tono sino al mi ma il suono devi mantenere quello di mi bemolle.
se ci riesci prosegui sino al fa con le dita ma il suono sempre mi bemolle
se ci riesci prosegui eccc.. fin dove riesci.