Coltrane nell'arco della sua carriera era solito portare con se un sacco pieno di bocchini.
era uno che sperimentava e provava in continuazione, ma un dato possiamo trarre noi comuni mortali e ascoltatori appassionati, sia che suonasse un bocchino in ebanite sia che usasse un bocchino in metallo ,il risultato è sempre straordinariooooooooo.
studiava parecchio in generale ed il suono in maniera particolare.
ho in mente alcune prime registrazioni con il grande P.C. nelle quali risalta già il registro acuto dello strumento.
credo in Nita all'inizio del solo parte con un re acuto che fa impressione .....
tutto questo per dire che rispetto a Trane siamo tutti secondi.in maniera assolutamente democratica e dico tutti tutti.........
per tornare alla tua domanda ti riferivo che la tecnica ti mette in condizione di non avere alcun dubbio.
il fattore "psicologico" diventa prevalente quando non si studia .
se si suona tanto e si studia tanto il fattore "psicologico" viene relegato in un cantuccio.
il punto è studiare il suono così come si studia l'armonia l'improvvisazione la lettura ecc..
se studi poco ma con metodo porti la tua asticella ad un determinato punto e quello rappresenta il tuo standard.
parlo dello studio del suono e non di tutto il resto.....
per Ziubelu: con me sfondi una porte aperta , per me una buona ancia ed un buon bocchino possono fare la differenza ed anche un sax a volte.
alcuni bocchini ed alcune ance poi sono in grado di incidere sul risultato in maniera influente a prescindere dal sax.
ma questo discorso serve poco a Marcus perchè è un percorso che non consiglierei a nessuno.
(è anche vero che se acquisti un bocchino estremo tipo un guardala b. e monti una ancia 3,5 e suoni il registro acuto anche se mordi come un dannato suonerà tanto di più di un link in ebanite suonato alla stessa maniera cioè mordendo come un dannato , il problema però sarà poi riuscire a suonare in maniera omogenea tutto il resto del sax.)
il modo migliore per me è affrontare il problema all'origine e risolverlo con lo studio mirato.