rispondere a questa domanda non è affatto facile.
tempo fa ho letto il testo ma non conoscendo l'inglese provavo sempre a raccapezzarmi con i riferimenti musicali.

il vero problema però è che magari concettualmente comprendi parte di quello che è scritto ma ti serve a poco per improvvisare perchè non riesci a collegare il concetto al suono.
poi per alcuni (ed io sono tra questi) c' è un ulteriore problema , anni di abitudine a mettere tutto in relazione alla scala maggiore.
e da questo punto di vista anche concettualmente bisogna proprio resettare tutto.

ti faccio un esempio concreto
sol# la si do re mi fa# : se le trovo scritte in questa maniera già ho le mie belle difficoltà a capire che stiamo parlando di una scala minore melodica partendo dal suo settimo grado.
già devo fare uno sforzo enorme per ricordarmi che secondo il testo di riferimento è invece una scala lidia aumentata partendo dal 5° grado .
se la trovo scritta su una partitura il problema più o meno è lo stesso.
se sulla partitura c'è l'indicazione dell'accordo sottostante e magari è un G#7 allora sono facilitato.
infine se lo ascolto ....oggi sono molto facilitato e sono in grado di riconoscerlo. il passo successivo è facilmente intuibile.

per concludere quindi credo che la conoscenza sia comunque utile ma ciò che ritengo importante è l'applicazione del concetto.
e se l'applicazione è troppo onerosa può essere utile ancorarsi al vecchio sistema tonale