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Discussione: Investimento Selmer Mark VI ?!

Visualizzazione Ibrida

  1. #1
    Citazione Originariamente Scritto da SAXFOH79 Visualizza Messaggio
    questo si è tradotto in poco controllo qualità ed è per questo che molti moltissimi MK VI non sono all'altezza del proprio Blasone!
    Sono strumenti "vintage",ma molti sono semplicemente "vecchi",con lastre consumate,camini "molati",saldature,colonnine al quale è ormai impossibile un ulteriore svasata per ficcare una vite sempre più grossa ecc...
    ......
    Il vintage è bello ed anche io ne sono un grande appassionato,ma è "moda" ed un bell'abito firmato non sarà mai "un investimento",ma solo un piacere "personale e temporaneo"....
    la tecnologia ci ha cambiato e con noi la musica..bisogna vedere anche le tendenze future prima di un investimento..
    Poi un ultimissimo pensiero..
    se i big hanno inciso dischi con un determinato sax,bocchino o ancia,non fa di quel setup il migliore...sono scelte legate dal tempo, dalla territorialità,dagli sponsor,ecc..poi sicuramente avranno goduto della migliore selezione..
    +1

    Quoto quello che dice Saxofoh79, però in parte....ci sono molti professionisti sul forum che sperimentano continuamente nuovi setup, e nuovi strumenti, nuovi materiali, insomma ciò che possa dare la possibilità di avvicinarsi quanto più possibile al SUONO....(quale?....quello che si ha in testa o che si ascolta dai grandi sassofonisti leggendari, e che di norma si cerca di riprodurre).
    Può sembrare banale, ma avrete notato che, ad esempio, come Chris Potter cambia strumento c'è chi ricerca quello strumento, con quella particolare finitura, oppure come il Grande Nome X passi ai becchi Navarro...tutti ricerchino quel modello....di imboccatura. E' la base del commercio, la pubblicità.
    Alla domanda di Arvidax: compreresti un Mark VI stravecchio a 7000 euro piuttosto che un nuovo a 3500? Rispondo si, lo farei se lo strumento riuscisse a darmi quello che cerco, e mi consentisse di esprimermi con estrema facilità beneficiando di un suono e di una meccanica agevoli e soprattutto SE SUPERASSE IL CONFRONTO CON UN NUOVO....altrimenti non lo farei.

    Vorrei porvi la stessa domanda al contrario: comprereste un'imboccatura Ottolink Vintage a 800 euro se nuovo costa solo 80????? Allora perché non suonate tutti con quella di 80 euro? (io risponderei se suona come dico io ed è adatto al mio tipo di emissione SI, LA COMPREREI). Perché prima le cose venivano progettate e realizzate bene, a mano, attualmente con la produzione industriale funziona un becco su 10.
    Se andiamo su quelli rifiniti a mano indubbiamente cambiano i numeri. Ne funziona 1 su 3....c'è sempre da verificarli, però.
    Quando sono andato a provare i Cannonball, il negoziante mi chiese che tenore avessi e perché non l'avessi portato....risposi che non c'era confronto...se l'avessi portato non avrebbe venduto nessun Cannonball, secondo me, che avevo l'originale, al quale si ispiravano i modelli testati. (Ma ciò non toglie che qualcun' altro la poteva pensare diversamente, se tali strumenti si adattavano alla sua emissione).
    Il mercato non è solo fatto di domanda/ offerta, ma di musicisti che cercano strumenti, equipaggiamenti (bocchini, accessori vari, ance, legature) VALIDI. Se un determinato bene veniva realizzato secondo certi canoni negli anni 60 (a mano, con materiali scelti che risuonavano veramente) che ben venga il vintage, altrimenti ci compriamo le cineserie attuali, oppure strumenti validi, ma non che necessariamente soddisfino l'utente medio in termini di prestazioni.

    Ritornando al discorso dell'investimento: io credo che il Mark VI lo sia veramente, solo che girano pochi soldi e la gente si accontenta di altri strumenti che offrono un buon compromesso di prestazioni, con un minimo di investimento.

    Non me ne voglia chi la pensa diversamente...gli strumenti vanno acquistati per essere suonati, e più si suonano e più migliorano. E' come aver pagato per 40/80 anni un buon soffiatore che te lo ha suonato, e gli ha impresso la sua "impronta sonora".
    Segretario
    del King Super 20 Owners Club

  2. #2
    Moderatore L'avatar di Il_dario
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    Jan 2012
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    CISNUSCULUM Isola_delle_noci_e_pappagalli
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    Citazione Originariamente Scritto da fabioevans Visualizza Messaggio
    Non me ne voglia chi la pensa diversamente...gli strumenti vanno acquistati per essere suonati, e più si suonano e più migliorano.

    Se sono inizialmente validi sono perfettamente d'accordo !

    Citazione Originariamente Scritto da fabioevans Visualizza Messaggio
    E' come aver pagato per 40/80 anni un buon soffiatore che te lo ha suonato, e gli ha impresso la sua "impronta sonora".

    Prendi un sax a a cui sono stati cambiati i tamponi sugheri qualche molla ed è stato slaccato o è stato lavato o chissa cos'altro , spiegami dove si trova l'impronta sonora ! Mi ricorda quel tale che mostrava orgoglioso la scure del bisnonno a cui il nonno aveva cambiato il manico ed il padre la lama ......


    Schiaccio e baratto ergo sum
    Metronomico della "Ostello Quarna Nightmare Band"
    Anche se gioco in casa "il_padrino della cupola"
    Sax_Gallery

  3. #3


    Origine del culto idolatrico

    12L'invenzione degli idoli fu l'inizio della prostituzione,
    la loro scoperta portò la corruzione nella vita.
    13Essi non esistevano al principio né mai esisteranno.
    14Entrarono nel mondo per la vanità dell'uomo,
    per questo è stata decretata per loro una rapida fine.
    15Un padre, consumato da un lutto prematuro,
    ordinò un'immagine di quel suo figlio così presto rapito,
    e onorò come un dio chi poco prima era solo un defunto
    ordinò ai suoi dipendenti riti misterici e di iniziazione.
    16Poi l'empia usanza, rafforzatasi con il tempo,
    fu osservata come una legge.
    17Le statue si adoravano anche per ordine dei sovrani:
    i sudditi, non potendo onorarli di persona a distanza,
    riprodotte con arte le sembianze lontane,
    fecero un'immagine visibile del re venerato,
    per adulare con zelo l'assente, quasi fosse presente.
    18All'estensione del culto
    anche presso quanti non lo conoscevano,
    spinse l'ambizione dell'artista.
    19Questi infatti, desideroso di piacere al potente,
    si sforzò con l'arte di renderne più bella l'immagine;
    20il popolo, attratto dalla leggiadria dell'opera,
    considerò oggetto di culto
    colui che poco prima onorava come uomo.
    21Ciò divenne un'insidia ai viventi,
    perché gli uomini,
    vittime della disgrazia o della tirannide,
    imposero a pietre o a legni un nome incomunicabile.



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