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Discussione: Investimento Selmer Mark VI ?!

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  1. #1
    Citazione Originariamente Scritto da Ziubèlu Visualizza Messaggio
    Fondamentalmente credo che il mercato si stia riequilibrando.. i prezzi che avevano raggiunto i Mark VI negli anni scorsi erano eccessivamente alti: io per esempio l'ho pagato troppo (vista la situazione di oggi) e non lo riuscirei probabilmente mai a rivendere alla stessa cifra.
    Probabilmente i Mark VI dovrebbero avere gli stessi prezzi dei King Zephyr o dei Martin o dei Conn.
    Considerando il valore del bene pagato ai tempi i King Cleveland dovrebbero essere i più cari (e a giusta ragione) tutto in argento e madreperle.
    Il prezzo di vendita dipende sicuramente dalla legge della domanda/offerta, ma anche da quanto questo strumento sia suonabile/adatto al musicista. Altrimenti non si spiegherebbe perché pagare tutti questi soldi....solo per uno strumento ben riuscito.
    Il Mark VI a mio modesto parere è proprio lo "strumento" in quanto il più versatile ovvero il mezzo per arrivare con facilità a quello che si desidera (suono, fraseggio etc.). Anche a me che l'ho utilizzato fino a fine estate col quartetto era più facile (applicando lo studio e l'esercizio) traslare le idee che naturalmente esprimevo col pianoforte.
    C'è da dire anche che questa facilità non è sempre ripagata in termini sonori, perché ci sono strumenti e strumenti, che a parità di matricola suonano meglio o peggio, in base a come sono stati suonati/trattati nel corso della loro vita.
    Per assurdo quelli meno quotati potrebbero adattarsi maggiormente a un soggetto, e magari quelli più quotati no. Ci sono persone che non riescono a scrollarsi di dosso l'utilizzo della chiave F# (che è comoda...inutile dire di no!!).
    Oppure qualcuno preferisce i V digits anche se con i buchi, perché Brecker usava quelli, quindi anche col buco vale di più e suona meglio di quelli più recenti, sfruttati 15/20 anni in meno.
    Oppure gli SBA....a mio parere grandi strumenti, ma c'è sempre lo sfigato in giro....poco intonato, o con poco suono, poco volume (questa è una caratteristica anche piuttosto comune).
    Rimango dell'idea che i Mark VI vadano suonati, e pure tanto.....se uno lo usa come secondo strumento, o peggio terzo....non ha senso avere una macchina da guerra del genere per il puro pensiero che domani varrà di più o quanto meno la stessa cifra!
    Segretario
    del King Super 20 Owners Club

  2. #2
    L'avatar di ARVIDAX
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    Mar 2012
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    Se andiamo sul soggettivo allora si sfora sempre dal discorso base ..........si parlava di valutazione economica del sax.
    Il fatto che per te sia "lo strumento" o " la macchina da guerra" sicuramente accresce il valore che gli dai tu al sax ma non ne accresce il valore o il prezzo in termini oggettivi di mercato che si basano su domanda e offerta.

  3. #3
    Forse, sotto l'aspetto puramente economico , non credo che un Mark sia un "ottimo" investimento....ormai il valore di ogni strumento è "tarato" in base al numero di matricola,condizioni generali ecc.....e quando lo vai a comprare spendi un prezzo che probabilmente non salirà più di tanto...la vendita successiva non produrrà molti ricavi....
    Per fare un buon investimento con i sax bisognerebbe capire o intuire quali modelli stanno avendo un incremento di richiesta....( forse SML ,Holton, Martin....) così da poterli acquistare a prezzi che saliranno molto......
    Forse......
    "The Martin Tenor"....1954

  4. #4
    Citazione Originariamente Scritto da ARVIDAX Visualizza Messaggio
    Se andiamo sul soggettivo allora si sfora sempre dal discorso base ..........si parlava di valutazione economica del sax.
    Il fatto che per te sia "lo strumento" o " la macchina da guerra" sicuramente accresce il valore che gli dai tu al sax ma non ne accresce il valore o il prezzo in termini oggettivi di mercato che si basano su domanda e offerta.
    effettivamente la mia valutazione è soggettiva e se dovessi vendere il sax oggi non credo che riuscirei a incrementare il valore di acquisto, (ed io lo ho acquistato parecchi anni fa ) ma è anche vero che anche se mi proponessero il doppio del valore di acquisto non lo venderei per nulla (perché per me il sax è per la vita).
    il riferimento alle registrazioni di gente come Trane Rollins e recentemente Brecker Berg Blake Potter è invece un elemento di fatto oggettivo (e per alcuni rilevante ) e credo sia una delle la ragioni del valore diverso in eccesso rispetto ad altri sax di buon livello.
    è vero poi che il valore del sax è dato dall'incontro di domanda e offerta ed in effetti molti beni di lusso e non stanno subendo una tendenza al ribasso.
    sax tenore selmer sba 1948 mk6 m 114906 bocchino francois louis

    ancia di plasticazza (bari) m

  5. #5
    Citazione Originariamente Scritto da ARVIDAX Visualizza Messaggio
    Se andiamo sul soggettivo allora si sfora sempre dal discorso base ..........si parlava di valutazione economica del sax.
    Il fatto che per te sia "lo strumento" o " la macchina da guerra" sicuramente accresce il valore che gli dai tu al sax ma non ne accresce il valore o il prezzo in termini oggettivi di mercato che si basano su domanda e offerta.
    Dissento dal tuo pensiero. Non è una cosa soggettiva che i più grandi artisti sulla terra si siano affidati al Selmer Mark VI tenore per dare sfogo alla loro geniale creatività.
    Il termine "lo strumento" è forse stato frainteso... Non intendo sia LO STRUMENTO, con la S, piuttosto intendevo dire che per la sua versatilità è veramente un eccellente "mezzo" per esprimere le proprie idee e facilmente tirare fuori un suono bello (sempre studio a parte) adatto a tutti i contesti... Macchina da guerra invece era riferito alla sua meccanica robusta e affidabile, oltre che comoda.
    Il prezzo non lo decido io, ma le cose buone e ben fatte si pagano. Peraltro, come già scritto, il mercato tiene conto del numero di offerenti....che data la crisi è aumentato molto.

    Ripeto che per me gli strumenti vanno suonati, ed è un errore comprare un sax col pensiero di guadagnarci tanti soldi, rispetto ad un altro che magari suona meglio di quello. Io almeno non ho comprato il mio Mark VI per guadagnarci, infatti il prezzo cui lo sto vendendo non mi comporterà un guadagno.
    Segretario
    del King Super 20 Owners Club

  6. #6
    riguardo al mkvi, il prezzo non lo fa la rarità, come giustamente fatto notare dall'analisi in apertura... ma francamente lo strumento in se...
    poi qualcuno fa valutazioni sull'incisione, colore delle chiavi, etc... per un suonatore sono poco importanti... per un commerciante sono leve per il prezzo.

    attorno al mkvi ci sono miti, leggende... è veramente un sax leggendario! si sentono storie di lastre, leghe, formule andate perdute... quindi tutto si avvolge di un mistero e di un'aurea di magia...con un sapore misto malinconia/nostalgia di un tempo e sound che non tornerà...

    poi come in tutti i mercati, anche in questo caso, ci sono gli speculatori, che ad oggi hanno vita difficile...
    Tenore: Selmer SBA 49xxx
    Tenore: Selmer Mark VI 98xxx
    Tenore: Selmer Reference 36
    Algola Mark I (0.108")
    Rigotti Jazz 3M/3H - D'Addario jazz select 3H

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