E' bello questo strumento , ti coinvolge con il suo suono e il suo fascino , ma lasciamo stare tutto questo ed analizziamo "freddamente" il periodo degli anni 60' .
Secondo l'analisi che reputo corretta di Ziubelu in quegli anni il sax professionale più prodotto era quello della Selmer , il sesto modello dal Serie 22 , il Mark VI appunto. I giapponesi stavano nascendo (copiando pedestremente Selmer) gli orientali non esistevano, gli americani stavano delocalizzando le fabbriche in posti meno costosi e alcuni brand stavano sparendo spesso acquistati da Selmer ed utilizzati per sax di seconda fascia.
Quindi un professionista del periodo se voleva comperarsi un sax nuovo non aveva molta scelta, anzi direi che la scelta era quasi obbligata : Selmer Mark VI !
Innegabilmente eran fatti bene , meccanica robusta ma maneggevole suono corposo e "versatile" , tutti oggi riconosciamo che con il Mark VI ci fai quello che vuoi in modo semplice : quindi la Selmer, ditta esperta ed attenta alle esigenze dei musicisti e dei mercati nel periodo ha prodotto un sax , passatemi il termine "neutro" che potesse andare bene per la maggior parte delle esigenze musicali del periodo (oggi diciamo che i sax professionali Yamaha hanno la stessa caratteristica e lo consideriamo quasi un difetto ) . Comunque tornando al Mark VI visto con gli occhi di oggi troviamo che sono ottimi strumenti utilizzati dai mostri sacri del sax !
Gli artisti di oggi hanno una maggior scelta : di sax fatti bene e che suonano ce ne sono parecchi e i produttori, per conquistare le preferenze dei vari professionisti cercano di fare prodotti sempre più personalizzati lavorando su materiali ,sui trattamenti, sulle forme e quant'altro, quindi variegando ulteriormente la produzione e ampliando la scelta !
Numericamente parlando, probabilmente nessun ottimo strumento di oggi sarà considerato dai nostri figli : "lo strumento" !
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