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Discussione: Setup da live

  1. #1

    Setup da live

    Ciao a tutti, chiedo consiglio affidandomi come consuetudine a mani più esperte delle mie!

    Dopo una dozzina di anni di concerti passati affidandomi al famigerato "fonico che c'è li" mi sono ufficialmente stufato, perché può andare bene ma può anche andare malissimo... Inoltre recentemente sto collaborando in alcuni contesti di musica elettronica, per cui ho la necessità di poter gestire gli effetti da sopra il palco!

    In altre parole mi piacerebbe presentarmi ai concerti senza dover chiedere nulla al famoso fonico, preparando il mio sound e gli effetti come li voglio io, quindi presentandomi con il necessario per affrontare live con il mio suono già "confezionato" a casa in sostanza!

    Recentemente uno dei musicisti con cui collaboro mi ha aperto un mondo facendo passare durante delle prove il microfono del sax attraverso la sua scheda audio, e mi ha poi prestato un controller da cui attivavo un delay e uno spring reverb scelti assieme, e sono rimasto stupefatto dal potenziale dell'operazione, al punto che vorrei riuscire a fare tutto questo in autonomia senza dover necessariamente passare attraverso l'attrezzatura di un'altro musicista.

    Chiedendo pareri in giro ho collezionato diverse opzioni, e gradirei leggere di chi ha avuto esperienze in questo campo!

    1) Comprarsi portatile, scheda audio, controller e gli effetti desiderati in versione software. Al momento sembrerebbe l'operazione più costosa ma anche quella con più potenziale, perché con il computer si può fare praticamente qualsiasi cosa. Lati negativi ha che forse posso farci anche troppo, perché oltre un buon riverbero, un delay e un compressore non penso di impiegare altro nell'immediato.

    2) Comprarsi pedali con gli effetti desiderati. Lati negativi è che questi pedali hanno entrate jack, che da quanto ho capito potrebbero essere molto lesive per quanto concerne il segnale, oltre a una minore versatilità (esempio, lo space echo ha un riverbero integrato, ma quando stacchi l'effetto stacchi anche il riverbero mentre io lo vorrei utilizzare di default, problema che con il computer risolvi facilmente).

    3) Comprarsi un rack multieffetto. Di cui so poco o nulla...

    La domanda è: qual è l'opzione preferibile per presentarmi sul palco con la mia effettistica già pronta in modo da essere indipendente dal fonico senza massacrare il segnale del sax?
    Tenore
    YTS-82z
    Bronze Berg Larsen 110/2
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    Contralto
    YAS-25
    Selmer s80 c*
    Vandoren 3 e 1/2 zz

  2. #2
    Da "Fonico" avrei tanti consigli da darti. ..prima di tutto imparare a dialogare con "il fonico"!! Spesso si trova "il musicista" indisponente che crede di saperne più del diavolo, ma in realtà è una pippa clamorosa...
    Da sassofonista ti direi di non esagerare con gli effetti, perché rischieresti di perdere molto del "tuo suono" nella catena audio. ..
    Soluzioni ce ne sono diverse. .
    un piccolo rack con un paio di macchine multieffetto (es.lexicon pcm 91 ed un Tc Electronic D two), il tutto collegato ad una pedaliera midi sul quale salvare i diversi preset. .
    Un'altra soluzione potrebbe essere una pedaliera multieffetto (tipo chitarra), risparmiaresti un pò di soldi, ma sicuramente non avrai effetti bellissimi a disposizione a meno di lavorarci un pò con i vari parametri. ..
    In tutto ciò non dimenticare la qualità e la tipologia del microfono che andrai ad usare. .
    io "da fonico"; nella peggiore delle ipotesi adotto un Ev Cardinal o MD 421, normalmente akg 414 o un bel Neumann TLM 103...
    Ecc.ecc.
    non dare meno importanza ai cavi e la tipologia di connettori che andrai ad usare. .ti consiglio come cavo il Reference e come connettori i Neutrik xx series. .
    inoltre fai attenzione sulla uscita del segnale delle varie soluzioni che sceglierai. .se "sbilanciato" il segnale dovrà essere bilanciato per essere collegato al mixer e quindi per non incorrere "nella scelta arbitraria della D.I. Box del FONICO di turno", be. .Le DI Box dovrai metterle a conto è a questo punto pesca tra Klark tecnic, radial o bss...
    Credo di averti dato diverse soluzioni, da un minimo di spesa di 500 euro a oltre i 10000 euro. ..
    a questo punto rifletterei e tornerei al primo punto!!!
    Il fonico non è un nemico. .saperci parlare spiegare le proprie necessità e spesso opinioni offre solo vantaggi. ..non dimenticate mai che il 70% delle volte dietro un mixer c'è un musicista o comunque una persona preparata che ha fatto centinaia di corsi, letto migliaia di testi ecc...
    Io ho la fortuna di fare "il fonico" ad un livello "importante", lavoro tantissimo nel live in svariate tournée, ho la possibilità di lavorare con musicisti al quale in passato avrei chiesto autografi, ma non sopporto chi ha un atteggiamento superbo...In questo post un pò sono rimasto infastidito dal tuo..ma nessun problema. .anzi non mi fraintendere e leggi tra le righe il mio intento. .
    Buon sax!
    S R&C R1jazz AGU++/G,R&C G Maurino 10* - Legatura Flexiton ottone - Rico SJ M 3,Woodstone 3,La Voz MH,Rigotti gold 3 strong,Hemke3,ecc.
    T R&C Two Voices Bronzo ed Argento/no F#,10mFan Robusto 7* - Legatura Flexiton ottone - Ance Woodstone 3, Daddario SJ H 3,Rigotti gold 3 strong,La Voz MH,Lupifaro Jazz 3.5,Vandoren ZZ 3,ecc..

  3. #3
    Per prima cosa ti prego di accettare le mie scuse per la veemenza del post iniziale!
    Più che scagliarmi contro i fonici la mia intenzione era cercare di spiegarmi il meglio possibile, infatti come seconda cosa ci tengo a ringraziarti per il parere professionale :)
    Come ho accennato sempre nel post iniziale la curiosità nasce da un contesto elettronico e dalla necessità di utilizzare ad esempio il delay in tempo reale, senza dipendere dal fonico... Non perché lo detesti, ma perché intendo comandare quegli effetti, per cui mi scuso nuovamente per i toni che sono quasi scherzosi :D
    Sempre a difesa dei fonici aggiungo che per il mio parere è spessissimo una figura chiave per la perfetta riuscita di una serata in un contesto perfettamente organizzato come quello di un grande festival o di un locale importante, ne ho conosciuto di ottimi, ma anche per quanto riguarda quelli "pessimi" e spesso improvvisati non mi sono mai permesso di trattarli male o di spazientirmi anche perché non sono nessuno... tuttalpiù dopo tot ci si adatta a quel che c'è!
    Tenore
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  4. #4
    Tranquillo! !
    Purtroppo come ti ho accennato i costi per una strumentazione adatta e di livello al tuo scopo c'è n'è sono diverse e "a costi diversi"..
    Credo che esistano però anche delle pedaliere con loop, tap delay e reverbero. .ti farò sapere. .Angelo Branduardi(uno degli artisti con cui ho la fortuna di lavorare) ne ha una marea di questi apparecchi. .sbircio nel suo Fly case e ti faccio sapere! !
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  5. #5
    Se posso approfittare ancora un istante della tua competenza avrei una domanda! Una delle cose che mi ha entusiasmato di più durante l'esperimento attraverso il computer del mio collega è stata la scelta del riverbero. Ne abbiamo girati svariati, e alla fine quello che mi è piaciuto di più era lo spring reverb dentro il software clone del Roland SE- 201 Space Echo, mi ha colpito particolarmente e mi chiedevo se all'interno dei multieffetto consigliati ci sia qualcosa che abbia un calore simile... Non so come spiegare, ma benché si trattasse di un software il sapore era tuttaltro che digitale!
    Tenore
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  6. #6
    lo spring reverb che trovi nei vari processori d'effetto in commercio non è nient'altro che la ricreazione del vecchio riverbero incorporato negli amplificatori a valvole degli anni ‘60, ideato dalla Hammond, è basato su un principio meccanico: una parte del segnale viene amplificato da una valvola e deviato attraverso un trasduttore in un contenitore metallico (la cosiddetta “tank”) contenente due o più molle che vibrando simulano un effetto di riverberazione ambientale; un secondo trasduttore posto all’altra estremità delle molle preleva il segnale trattato e lo invia ad un secondo stadio di amplificazione valvolare.
    Ovviamente se pur composto da un sistema elementare il reverbero a molla non può essere totalmente sostituito dalle apparecchiature digitali..Se esistono ancora i cultori della valvola ci sarà un perché...e si...quel calore è proprio bello anche su un sax...
    secondo me investire su di un computer non è una cosa sbagliata però..a parte il fatto che è un investimento che potrebbe avere più destinazioni oltre che quella della tua iniziativa...
    poi ti dirò..
    io utilizzo molto banchi Avid(digidesign),che sono "la piattaforma" di protools per intenderci..i plug ins sono sempre più realistici ed ultimamente con campionamenti sempre più alti..
    c'è un mio collega che si occupa di programmazione per "Nebula" e sta replicando,Campionando macchine vintage reali,dei plug ins eccezionali!!
    comunque alla tua domanda rispondo Si! ovviamente esistono preset di spring reverb,ma molto più comuni nei multieffetti per chitarra!
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  7. #7
    Sto considerando l'idea di passare attraverso un computer, visto il potenziale superiore alle altre opzioni.
    A giorni mi farò fare qualche preventivo da un amico, ma prima avrei una nuova domanda: mi è stato consigliato l'utilizzo di un mac rispetto al pc, la motivazione principale è la scelta della scheda audio, perché me ne è stata consigliata una della apogee con solo 1 in e 1 out che a quanto pare avrebbe una qualità superiore per questioni di conversione a/d d/a (che costerebbe comunque 200 euro), ma che è compatibile solo col mac.
    http://www.apogeedigital.com/products/one

    Il fatto è che un pò tutto quello che è apple ha dei costi mostruosi e non riuscirei a sostenere 1000 euro e passa solo di mac così senza battere ciglio... Per cui stavo quasi considerando l'ipotesi di utilizzare un iPad che sono un pò scesi di prezzo e andrei a spendere quanto per un PC se non poco meno. Però onestamente parlando non so quanto tutto questo sia una mia pippa mentale, magari addirittura irrealizzabile o fallace!
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  8. #8
    Io uso apple da circa 15 anni il mio primo Power book g4 costò più di 4 milioni, ma se lo accendo ancora oggi da del filo da torcere a tutti wc...scusa..pc in circolazione! !
    Purtroppo la Apple ha perso rispetto al passato, ma rimane sempre la soluzione migliore! !con un Mac dall' accensione allo spegnimento, lavori..Con un PC "se si accende", passi metà del tempo a cercare di farlo funzionare! !!
    Riguardo all'interfaccia apogee. .sicuramente ottimi convertitori, ma se la tua intenzione sarà usare iPad (e lo fanno in tanti) ci sono diverse schede audio adatte allo scopo! !
    Io da sempre uso le Focusrite anzi presto mi arriverà una scarlet 18i8 che, per il mio lavoro, è più leggera e maneggevole della mia attuale saffire 26i/o che lascerò in un case..
    Io fossi in te investirei in un mini mac. .
    Ti lascio un link. .
    guarda le soluzioni per il trasporto e collegamento in rack!
    http://www.sonnettech.com/product/
    Questo anno per la registrazione live del tour di Samuele Bersani avevamo in sala proprio un mini mac in un rack della sonnettech che prendeva i segnali da una interfaccia rme madi face collegata direttamente alla digico sd8!!
    Non si è piantato mai. .registrava 56 canali in simultanea sia su pro tools che su Reaper come backup!!
    Prova a farlo con un PC! !! Ahahaha ha! !!

  9. #9
    Prima di lanciarmi in acquisti affrettati per ora sto cercando di scegliere tra un iPad e un mac mini... che è bello, però è solo la "scatoletta" cui mancherebbe tutto il resto, per cui il margine di spesa già si alza notevolmente...
    Diciamo che se propendessi per un iPad il primo problema che mi sto ponendo è quello dell'host. Su mac userei senza dubbio mainstage, che già utilizza felicemente il mio tastierista, però non è compatibile su iPad, per cui stavo sfogliando qualche opzione, principalmente auria e cubasis. Qualcuno ha mai provato live queste cose?

    http://www.wavemachinelabs.com/Products/auria-tour
    https://itunes.apple.com/app/cubasis...583976519?mt=8
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  10. #10
    Parlando da "gigging musician"... quello di cui mi sono accorto io è che:
    1) alcune si possono fare
    2) alcune cose non si possono fare

    Discorso "fonico"/"tecnico del suono"/"sound designer"?
    Dipende a che livello lavori e da come è organizzata la produzione dove suoni.
    Se è una produzione grossa (non dico numero di musicisti... ma quantità di soldi) hai per forza la necessità di "costruire" certe cose, in fase di pre-produzione.
    Per quanto un fonico sia compente, ha comunque bisogno di tempo pure lui per "sistemare tutto"... e per prevedere potenziali problemi.


    Effetti.
    Dipende cosa devi fare di preciso...
    La distinzione n° 0 è: devo usare effetti da gestire in tempo reale o devo usare effetti applicabili in post-produzione?

    Ci vuole un certo ordine mentale per gestire la roba in tempo reale... e comunque non puoi gestire tutto in tempo reale.

    Se vuoi dare un senso musicale a quello che suoni, che passa dentro """effetti"""... tu non devi ragionare in termini di ""effetti"", devi ragionare in termini di """suono""". E se non ragioni in termini di ""suono"": 1) diventi matto; 2) perdi tempo; 3) quello che produci non è musicale.

    È l'approccio che usano i chitarristi... (e che per esempio si può usare sul sax... anche sul sax nella sua dimensione acustica, volendo fare le cose per bene).

    Cosa vuol dire "ragionare in termini di suono"?
    Molto semplice. Tu identifichi "quel suono", metti insieme gli effetti che ti servono per ottenerlo.
    Questo presuppone una certa conoscenza di cosa si può usare e come lo si può usare. E su come vengono usati e implementate le impostazioni
    Ed esattamente come succede sulla chitarra... ad ogni suono devi ipotizzare una "destinazione musicale", cioè poi musicalmente devi farci cose differenti. Esempio: suoni distorti con tanto sustain li usi per soli "lirici"... suoni acidi li usi con più successo per parti più ritmiche... e via così.

    Effetti per chitarra.
    Si può usare quasi tutto. O si usa microfono a clip (più relativo alimentatore e convertitore di impedenza... e DI a monte) o serve un pickup piezo (che come vantaggio l'uniformità di volume tra le varie note, cosa impossibile da ottenere sul con il microfono a meno di usare compressori in vari punti della catena audio).
    Se si usa un microfono effetti che "alterano" il gain (distorsioni, overdrive etc etc) usando il microfono c'è il rischio feedback. Pure con il pickup, però a livelli di gain molto più alto.

    Il resto si può usare senza grosse controindicazioni... escluso un corretto match dell'impedenza (se il segnale viene ripreso con il microfono), se vai a usare pedali per chitarra analogici.
    Su pedaliere digitali... il problema quasi non si pone.

    Computer e iPad per effetti.
    Generalmente funzionano effetti di ritardo, delay (...)... anche effetti di modulazione.
    Il resto? Funziona... ma poi il suono "non buca" il mix... difficile da spiegare, ma è come perdere profondità armonica. E non è detto che sia più pratico/semplice/economico avere l'iPad... anche perchè poi l'iPad fa solo da controller, devi avere comunque una scheda audio che fa il lavoro sporco.

  11. #11
    Scendo un pochino di più nel dettaglio per spiegare al meglio le necessità :)
    Faccio parte di una band reggae nata nel 2002 a partire dal primissimo nucleo. Fino al 2008 si può dire che la nostra carriera vera e propria non sia nemmeno iniziata, se escludiamo una 40ina di live all'anno di media (scarsa?) qualità. Del resto agli inizi avevamo praticamente tutti appena iniziato a suonare e a scrivere canzoni, per cui (senza una guida) abbiamo fatto tutti gli errori del caso e via via cercato costantemente di migliorare. Questo ha comportato un lavoro su se stessi incessante, contornato da tutti i cambi di formazione del caso, lavoro creativo costante, sperimentazione di diverse strade e via via una approfondita conoscenza dell'ambito in cui ci siamo avventurati, ovvero quello del reggae (che è decisamente particolare e a se stante e meriterebbe una discussione a parte).

    Nel 2009 abbiamo realizzato il primo disco in Jamaica al Tuff Gong Studio (quello fondato da Marley per capirci), nel 2011 il secondo al Dub The Demon Studio con la direzione artistica di Madaski (musicista storico del reggae e non solo). Dal 2012 il nostro cantante ha anche iniziato una carriera solista (di cui noi siamo rimasti i musicisti di riferimento per i live e per le sessioni di registrazione, nonostante talvolta siano cambiati gli autori delle musiche).
    Un passo alla volta la situazione attuale è la seguente: con il passare degli anni molti di noi sono diventati professionisti a tutti gli effetti, titolati al conservatorio e a loro volta insegnanti, "marchettari" (senza dare un senso dispregiativo al termine, considerandomi tale all'occorrenza), si suona spesso assieme in diversi progetti che spaziano dal jazz al soul, dal funk al dub, e il livello del nostro progetto "principale" ne ha tratto tutti i benefici del caso. Quest'anno ho toccato con la mia band festival importanti in Spagna, Inghilterra, Slovenia, Austria e Germania (domattina peraltro parto per la svizzera!), oltre ovviamente a tour di festival e club qua in Italia.
    Questo per dire che non siamo gli U2, ma accompagnamo uno degli artisti reggae emergenti tra i più popolari (Raphael, per chi fosse curioso) per cui lo standard qualitativo richiesto da parte nostra si fa via via più forte.

    Come ho accennato faccio parte di questa band da più di dieci anni, e nonostante i diversi cambi di assetto il nucleo forte costituito da me, il bassista e il tastierista è praticamente da sempre lo stesso. Ci siamo incontrati a tavolino e abbiamo discusso circa la direzione artistica da dare alle prossime produzioni, vagliando l'ipotesi di una variante della nostra band di natura esclusivamente strumentale. Abbiamo iniziato una serie di prove, e ancora una volta ho ricominciato un lavoro su me stesso: il progetto, preso in questa direzione, non poteva ridursi a uno showcase reggae in cui fare spettacolo col sax, quello che stiamo cercando di fare è rivoluzionare il nostro sound con un impiego più massiccio dell'elettronica.
    La prima cosa che ho fatto è stata di raddoppiare il mio potenziale: suono esclusivamente il tenore da anni ma per l'occasione ho ripreso il contralto e speso una follia per stravolgerne il suono (Guardala Crescent) dopo aver provato 7 bocchini diversi, essermi registrato con tutti e aver scelto poi a casa dopo tre giorni di riflessione... E ci ho riflettuto tanto solo perché la scelta migliore era la più costosa, ma me ne sono fregato perché ora suono due strumenti completamente diversi e amo entrambi :D
    Con il nuovo setup abbiamo fatto un'ulteriore prova, ma comunque non funzionava. Ho lavorato sulla costruzione del suono dei miei strumenti fino ad esserne pienamente soddisfatto, eppure nella cornice squisitamente elettronica della band faticavo ancora a trovare una collocazione. Questo finché, lavorando con il mio tastierista, non abbiamo fatto passare il sax attraverso il suo mac, e dotatomi di un controller midi abbiamo scelto un riverbero e mi ha dato la possibilità di attivarmi in autonomia lo space echo, e dandomi la possibilità di giocare con feedback e quant'altro. Questa inezia è stata la svolta, perché sto impiegando il delay come un'estensione del mio strumento. Di li sono partiti interrogativi su cosa si potrebbe fare giocando anche con loop station e stregonerie che devo ancora inventarmi, comunque per risponderti l'impiego di effetti più che un capriccio la sento come una necessità per produrre con il mio strumento quello che serve ai musicisti con cui sto suonando, che sono i primi ad apprezzare e a incentivare.

    Parlando della situazione audio media del reggae, come accennavo scherzosamente all'inizio parlando dei fonici con cui ho a che fare, posso dire che spesso esiste un dislivello enorme tra quella che si può trovare in un grande festival e quella che si può trovare ad esempio in una qualche situazione autogestita. Non parliamo poi quando con qualche progetto minore mi ritrovo in un pub scalcagnato!
    Su un grande palco credo che potrei avere problemi gravi con effetti come pitch shifter e similari per via di volumi di palco allucinanti, rientri e distorsione del segnale, ma in un contesto più piccolo credo che potrei sbizzarrirmi ad utilizzare ogni genere di cosa una volta impratichito... Al momento sono solo viaggi mentali, perché, tornando al tema della discussione, sono solo in possesso dei miei due sax! Ma credo di trovarmi sulla strada giusta, solo che da grande ignorante sto cercando di capire cosa comprare in modo da avere la resa ideale con un costo che non sfori di troppo i 1000 euro :)

    Su questo tema:
    Citazione Originariamente Scritto da tzadik Visualizza Messaggio
    E non è detto che sia più pratico/semplice/economico avere l'iPad... anche perchè poi l'iPad fa solo da controller, devi avere comunque una scheda audio che fa il lavoro sporco.
    Come ho scritto qualche reply fa pensavo di affidarmi a questo
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    Se abbinato a iPad sono ancora nel budget e potrei investire di li in poi solo in software. E cercare di capire quanto renderebbe possibile avere a che fare anche con loop station e quant'altro (anche perché non credo farei tutto questo solo per un delay). Credi potrebbe essere una soluzione al problema che hai giustamente sollevato?
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  12. #12

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    Citazione Originariamente Scritto da Olatunji Visualizza Messaggio
    Prima di lanciarmi in acquisti affrettati per ora sto cercando di scegliere tra un iPad e un mac mini... che è bello, però è solo la "scatoletta" cui mancherebbe tutto il resto, per cui il margine di spesa già si alza notevolmente...
    Anche se su iPad esistono bellissimi sintetizzatori, e ci sono anche programmi di registrazione e sequencing, rispetto ad un Mac da tavolo o portatile la potenza di calcolo è decisamente inferiore, limitando molto le possibilità dell'effettistica. Inoltre, si tratta di un sistema ancora agli albori, contro la macchina per eccellenza della produzione musicale.

    Per quanto riguarda il Mac mini: non hai già un monitor o una tastiera? Puoi quasi certamente riutilizzare quelli. Per l'uscita video, se il monitor è vecchierello potrebbe servirti un adattatore. Qualsiasi tastiera USB o Bluetooth va bene (nelle Preferenze di sistema puoi invertire i tasti Ctrl e Alt, che su Mac sono invertiti rispetto ad un PC).

    Un MacBook sarebbe l'ideale, perché è tutto integrato, ma i costi ovviamente salgono (a meno di non trovare un usato; considera che il mio MacBook Pro del 2008 sarà supportato dal prossimo OS, quindi per modelli più recenti la vita è ancora lunga).

    Paolo

  13. #13
    Citazione Originariamente Scritto da ptram Visualizza Messaggio
    Un MacBook sarebbe l'ideale, perché è tutto integrato, ma i costi ovviamente salgono (a meno di non trovare un usato; considera che il mio MacBook Pro del 2008 sarà supportato dal prossimo OS, quindi per modelli più recenti la vita è ancora lunga).
    Stavo sbirciando, il modello più base che c'è è a 1129 euro
    13": 2,5GHz
    Specifiche:
    Intel Core i5 dual-core a 2,5GHz
    Turbo Boost fino a 3,1GHz
    4GB di memoria a 1600MHz
    Disco rigido da 500GB a 5400 giri/min1
    Intel HD Graphics 4000
    Batteria integrata (7 ore di autonomia)2
    http://store.apple.com/it/buy-mac/ma...A&step=config#

    Mi stanno arrivando diversi consigli in questa direzione, sto cominciando a pensare che potrebbe valerne la pena :)
    Lo vendono tra l'altro in promozione a 949,99 euro da troni, macbook pro md101 t/a... è l'ultimo pezzo e l'ho fatto bloccare intanto che ci rifletto!
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  14. #14

  15. #15

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    Attento a verificare che quello di Trony non sia il modello precedente. Sui due piedi, poi, non saprei dirti se 4GB di memoria possano bastare (se girano solo sequencer e alcuni plugin probabilmente si, ma credo che siamo al limite; poi la memoria virtuale comincia a lavorare sodo, e il disco di quel modello non è velocissimo - ma dovresti poterlo sostituire anche da solo).

    paolo

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